Il Grande Fratello vive ancora
No, il Grande Fratello non chiude la prossima settimana. Il 1 aprile, data della chiusura, avrebbe dovuto farvi annusare l’odore di bufala, quella circolata in questi giorni secondo cui il padre di tutti i reality avrebbe registrato ascolti talmente bassi da costringersi a uno stop anticipato.
Riprendete a imprecare, mettete via le lingue di Menelik.
È stato comunque divertente leggere i commenti della rete, esultanti e rallegrati anche da chi il GF non lo guarda da anni – e se ne vanta felice. Viene da chiedersi in che modo la notizia avrebbe potuto cambiar loro la vita: come se il male di tutta la televisione si concentrasse esclusivamente su questo programma, come se la cultura fosse in pericolo grazie a quattro tamarri chiusi in una casa di Cinecittà.
Lungi da me voler difendere questa trasmissione, tuttavia trovo inutile l’accanimento e le energie sprecate per dare addosso a un reality che ormai si mischia e si confonde tra i millemila che occupano i nostri palinsesti, spesso ben peggiori del GF. Non voglio ripetermi, ma l’evoluzione del format compiuta in questi anni ha portato a uno scenario multiforme, dove il Grande Fratello occupa ormai una piccola porzione, tra docu reality, talent, esperimenti sociali, ecc.
Gli ascolti che registra dunque sono proporzionati alle trasmissioni concorrenti, senza più rappresentare il fenomeno mondiale che quattordici anni fa sconvolse e rivoluzionò il modo di fare tivù. E sottolineo quattordici anni fa, giusto per ripensare, in questo lasso temporale, agli altri programmi passati sotto i nostri occhi per una o sette stagioni, chiusi in anticipo, o ancora in auge a seconda delle mode, del contesto, della società.
Prima o poi il GF chiuderà e sì, sarà per colpa degli scarsi ascolti (la maggioranza delle trasmissioni oggi chiude per questo motivo), ma non certo perché gli spettatori si saranno stufati di vedere il trash in tivù. Sarà perché il trash si sarà sviluppato a un livello tale da rendere stantii e obsoleti certi modelli, come è successo per tante altre trasmissioni nella storia della tivù.
E se comunque non riuscite a sopportare l’idea di un gruppo di nullafacenti rinchiuso in una casa h24 e vorreste mandarli tutti a zappare o peggio, procuratevi “Dead Set”, serie tv inglese del 2008 di soli cinque episodi che racconta l’evolversi di un’apocalisse zombi all’interno del set del GF britannico. Vedrete soddisfatta la vostra voglia di vendetta con fiumi di sangue in diretta tv!
Qui il canale Youtube per vedere la serie completa.