(N)Euro Mitologia in soldoni
Nutro un amore viscerale nei confronti della Mitologia, greca, romana, indiana o babilonese che sia. Nei "miti" oltre a una spiegazione fantasmagorica delle origini (una su tutte la “Teogonia” di Esiodo), alla poesia nella sua forma più pura, troviamo descritti dei tipetti così efferati da far impallidire Hannibal Lecter. Ancora adesso indugio per delle ore sulle vicende del grande Ettore dall’elmo splendente, che mi è infinitamente più simpatico di quello zuccone di Achille piè veloce.
Ho peregrinato con Odisseo (la mia professoressa del Liceo ci ha "programmati" per chiamarlo così, creando tanti piccoli Terminator, nel senso di dispensatori di termini filologicamente corretti), per gli amici “Poikilométes” (ovvero gran volpone dalla mente caleidoscopica, non stenterete a credere che in questo caso l’etimologia non l’abbia estrapolata dal Rocci) e l’ho visto accecare quel gonzo di Polifemo, ho seguito Zeus, che nulla ha da invidiare al più infimo dei satiri (includendo anche quelli dei giorni nostri, chi ha orecchie per intendere, intenda), nelle sue scorribande amorose, ho perlustrato il Labirinto guardandomi bene dal farmi notare da un Minotauro la cui dieta è tutt’altro che vegana; rimanendo in tema gastronomico, ho tentato di dissuadere Procne dal servire a Tereo uno spezzatino che nella trasmissione “Cuochi e Fiamme” suppongo non prepareranno mai. Ho assistito alle liti furiose fra Giasone e Medea: i classici vicini di casa che nessuno vorrebbe.
Non paga di ciò, ho cercato la Mitologia nei siti archeologici e nei Musei. Ho tentato di immaginare la Casa del Fauno prima dell’eruzione del Vesuvio (e soprattutto dopo una ristrutturazione decente), coadiuvata anche da Alberto Angela. Credevo insomma di essere preparata a tutto, ma mi sbagliavo: non sono ancora pronta a veder schiaffati i miei adorati Miti sulle banconote dell’Euro. Perché se è vero che spesso sono crudeli, infantili e vendicativi, financo borderline, tuttavia ancora non meritano un trattamento simile.
Eh già, l’8 novembre la BCE ha reso noto attraverso un comunicato stampa che l’Eurosistema introdurrà la seconda serie di banconote in Euro. Naturalmente emettere banconote ha i suoi costi, ma la guerra contro i falsari (sacrosanta) è una priorità anche quando c’è gente con le pezze al… (finite voi la frase, fate finta che sia l’Appendice alla Sfinge de "La Settimana Enigmistica"), perciò il vezzoso Euro si rifà il trucco, alla faccia di Diego Dalla Palma e di tutti noi. La nuova serie, chiamata “Europa”, riporterà nella filigrana e nell’ologramma il ritratto dell’omonima bella donzella.
Ma chi era Europa, nella Mitologia greca? Esiodo ce la descrive come generata da Oceano e Teti; nell’Iliade vi è un accenno al fatto che si tratti della principessa fenicia tampinata e sedotta da Zeus (c’è sempre uno Zeus di mezzo, purtroppo), in parole povere sarebbe la nonna acquisita del Minotauro, in quanto madre di Minosse. È proprio il caso di dire che l’Europa spesso genera, anche indirettamente, dei mostri. In questo caso è mostruosamente beffardo che si sia deciso di scegliere questa mitologica “testimonial” proprio adesso che Atene boccheggia fra scioperi e manifestazioni. I tempi comici dell’Unione Europea sarebbero migliori di quelli del Trio Solenghi, Marchesini, Lopez, non fosse altro che c’è ben poco da ridere.
I giornali riportano che proprio oggi, 14 novembre, la Grecia si fermerà a partire dalle ore 12:00 per protestare contro la politica di austerità introdotta in Europa, così come accadrà nelle maggiori piazze Europee, poiché la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) ha proclamato una giornata di mobilitazione contro i tagli alla spesa pubblica. Sono state infatti approvate le nuove misure di austerità che l’Ellade, e non solo lei, dovrà adottare per il bilancio del 2013, con tagli da 13,5 miliardi.
A maggio del 2013 la nuova banconota da €5 della serie “Europa” sarà immessa in circolazione, a seguire tutte le altre: i tagli rimarranno invariati. Con tutti questi tagli, fruscianti e non, speriamo proprio che qualcuno riesca a vederle, codeste banconote. Perché mi sa che di questo passo la maggioranza delle persone potrà avere il piacere di scorgere Europa giusto fra le pagine di un’Enciclopedia, ma non avrà il privilegio di "estrarla" dalle tasche per tirare a campare.