#News02 – La mia riflessione sul COVID-19
Pochi giorni fa, sul mio sito personale ho pubblicato una riflessione sulla situazione attuale. Vi lascio di seguito la parte iniziale, non posso copia-incollarla per intero, Google e i motori di ricerca in generale, mal digeriscono contenuti copiati brutalmente da un blog ad un altro. Se pensate che l’argomento possa interessarvi, vi basta cliccare su continua per essere reindirizzati all’articolo completo. Per correttezza, specifico che non guadagno assolutamente nulla se passate sul mio sito, come potrete verificare non contiene pubblicità o cookie di sorta.
Sergio
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CIÒ CHE RIMANE DI NOI
Quando ho iniziato a scrivere questo articolo, non sapevo esattamente dove volessi andare a parare. Ora che sono alle battute finali so che non avevo un obiettivo, bensì tanti spunti e qualche informazione.
COVID-19 ha delle conseguenze evidenti note a tutti, ma ha anche dei risvolti secondari, per fortuna molto meno gravi del virus di per sé, ma non comunque trascurabili. Vediamoli insieme ma vi avviso, non sarà un articolo corto, politicamente corretto o leggero, ma di sicuro è sincero.
Iniziamo dicendo che COVID-19, è una sigla composta… CONTINUA
Leggo adesso. “Facebook traccia i sintomi, Apple&Google i contagi. E Immuni serve ancora?
Il dibattito italiano attorno alla app. Forse sarebbe meglio cominciare a parlarsi e a integrare di più le proprie risorse tecnologiche. di Eugenio Cau “
Vede caro Sergio, questo succede quando non c’è una linea Politica decisionale e chiara. O Immuni favorisce altri ?
Caro Corvo, ripeto qui si entra in un argomento vasto e spigoloso, a voler vedere il male è chiaro che adottare un app del genere, senza opportune verifiche, o semplicemente mal costruita fornisce dei vantaggi evidenti ad alcuni. Detto questo non voglio sbilanciarmi in un commento, con delle affermazioni che sarebbero per forza di cose incomplete e senza le opportune fonti e giustificazioni.
A lei che se ne intende. Da un articolo di Ricolfi (da simofin.com)
…Avete una app o un software per il tracciamento dei contatti, e quante persone finora sono state reclutate a questo scopo?
Qui la sostanza della riposta è: no, non ce l’abbiamo ancora (sono passati 2 mesi dall’inizio dell’epidemia!), ma prima o poi ce l’avremo. Infatti la ministra all’innovazione tecnologica “sta lavorando – insieme a una task force di 74 esperti – a un’app su base volontaria che dovrebbe essere elaborata da una software house milanese”. Sarà perché faccio il professore universitario, e di commissioni e gruppi di lavoro un po’ ho esperienza, ma confesso che venire a sapere che ci lavora una task force di ben 74 esperti (ovviamente in smart working), che i medesimi esperti devono ancora testarla su un campione, e che a usarla saranno solo volontari, non mi rassicura per niente. Ma non potevamo comprarne subito una funzionate e collaudata dai Cinesi o dai Coreani, i quali (anche) grazie al tracciamento sono riusciti a contenere rapidamente l’epidemia?
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Mi limito ad osservare che, mentre si sospende la libertà fondamentale di spostamento, e si discute (giustamente) della possibilità di limitare le tutele alla privacy per permettere il tracciamento dei soggetti positivi, è davvero curioso che ci si preoccupi di proteggere la privacy dei malati di Covid, e persino dei morti.
Eppure, chi ha esperienza di ricerca sa benissimo che da decenni esistono collaudati sistemi di “anonimizzazione” e aggregazione dei micro-dati che permettono di trattarli nel perfetto rispetto dell’anonimato. Senza dire che, se proprio non vogliono fornire i micro-dati, le autorità potrebbero almeno rilasciare dati aggregati ma tuttora non disponibili come il numero di morti per Covid nei singoli comuni: una informazione che, incredibilmente, ancora oggi non è disponibile, e la cui conoscenza permetterebbe finalmente di tracciare la mappa delle morti nascoste…
-“Però ecco chi ci controlla. “Immuni, finanziamenti della Cina nella app scelta dal governo contro il Coronavirus: il rischio, dati italiani in mano straniere”
L’argomento qui è molto esteso e delicato, sto valutando se scriverne o meno, quello che posso dire in estrema sintesi è che ci vuole massima attenzione, questo è un vaso di Pandora, se viene scoperchiato nel modo sbagliato le conseguenze possono essere disastrose. E non saremo in grado di tornare indietro. Gli esperti di sicurezza, quelli veri intendo non quelli che si palesano adesso su Facebook, sono realmente molto preoccupati per i risvolti che potrebbero derivare da implementazioni frettolose, sbagliate e incoscienti di queste app. I primi problemi di sicurezza sono già realtà in diversi Paesi.
Chi sa deve parlare. Mi pare che in Olanda ci sia stato un intoppo con la non copertura di una parte degli iscritti. Figuriamoci, e non sono un esterofilo, cosa potrebbe succedere in Italia visto che anche siti INPS sono andati in tilt per molto meno dati. La politica rincorre invece che che guidare e quando lo vuol fare è casinista, superficiale, pressapochista. Siamo ricchi di Commissari e commissioni, si parla di 475 componenti, non producono e si controllano una con l’altra.
E manca il controllo del sommo Parlamento.
E poi si scopre che acquistiamo mascherine a prezzi maggiorati dalla Cina. Se un tecnico tace sapendo è corresponsabile