Questo blog è morto?
Lo so, la domanda è più che lecita dal momento che non pubblico aggiornamenti da un po’. La rispsota è no, questo blog non è morto, ma vi spiego un po’ di cose.
La piattaforma blog di oggiTreviso ha un grande vantaggio per i blogger, non doversi preoccupare di nulla oltre al contenuto. Non ci sono domini, DNS, feed RSS, HTML, CSS e qualunque cosa tecnica vi possa venire in mente. Si tratta solamente di accedere alla piattaforma con le proprie credenziali, scrivere l’articolo, premere pubblica e il gioco è fatto.
Inizialmente mi sono trovato molto bene anch’io, potermi concetrare solo sul contenuto, oh wow! Ma poco alla volta mi sono reso conto che la mancanza di controllo, di dati e alcune (corrette) limitazioni di utilizzo, per me, per la mia figura, per le mie competenze, sono troppo impattanti. Un blogger, magari, è maggiormente interessato a pubblicare, piuttosto che a conoscere gli strumenti, o a scrivere codice e questo lo capisco.
A me però serviva qualcos’altro, una libertà creativa ed un controllo totale sul prodotto. La libertà di poter spaziare in qualsiasi tipo ti argomento, senza avere un target prefissato e senza pestare i piedi ad altri. Ecco perchè ho dedicato questi mesi alla costruzione del mio sito e blog personale, che potete già trovare online al seguente indirizzo: imsergio.it
È un sito creato attraverso il framework Hugo, che si appoggia su GitHub e vive attraverso Netlify e i suoi DNS, su un dominio personalizzato acquistato da Aruba. Lo so, una frase piena di parole incomprensibili. Ma quelle parole significano sviluppo e controllo completo della piattaforma, dal codice di base alla pubblicazione. Il progetto non è completo, tuttavia è abbastanza maturo da essere online, mancano ancora dei dettagli e alcune componenti, ma niente che impedisca la normale fruizione e consultazione.
Quanto scritto non è e non vuole essere una forma di accusa nei confronti di oggiTreviso, tanto è vero che questo blog continuerà ad esistere e a ricevere contenuti, conformi alla tematica dichiarata, quando ho richiesto di accedere alla piattaforma. Per tutto il resto ci sarà il mio sito personale.
Quanto scritto serve semmai per aggiornarvi, spiegare cosa ho fatto in questo tempo e cosa intendo fare nel prossimo futuro.
imsergio.it è online e voi lettori di oggiTreviso, siete i primi con i quali condivido pubblicamente questo nuovo progetto. Se passate a visitare il sito potrete visionare in anteprima i contenuti caricati. Nei prossimi giorni invece, il processo di pubblicazione sarà completo.
A presto.
Sergio
Caro Sergio, ha visto come si fa presto arrivare a 20 post e superare quel numero e senza aver sciolto il problema postosi. Non è che anche lei sia “schiavo” di quella democrazia per cui tutti possono partecipare non importa come e per che cosa fare ? Alberto Camerotto ha ragione : gli otisti si parlano fra sordi.
Sul personale “Maset Cadorin 2012” manipolato dal falso e provocatore Cecchini Il testo completo con risposta in http://www.simofin.com/POLEMICHE VACUE: BOTTA E RISPOSTA
Saluti.
Vedo come si fa presto, vedo anche come dopo aver fatto pulizia tra i commenti, nel giro di poco rispunteranno come funghi. Credo che il suggerimento di qualcuno di lasciar cadere nel dimenticatoio questo spazio e concentrarsi su altro, non sia forse così sbagliato come pensiero.
Pulito,se continua e me lo auguro, penso che potrebbe porre altri problemi e riflessioni al pubblico (sempre che voglia fare opinione). Il blog non è un pamphlet, ha bisogno di essere seguito, aggiornato spesso e alla ricerca costante del pubblico che lo legga. Richiede tempo disponibile argomentazioni così come il suo sito. E’ la mia esperienza questa. Saluti
E’ quello che noi ci aspettiamo dal blog OT che è sbagliato.
1) OT è un giornale diretto. che ha per obiettivo di fare business e i blog sono uno strumento per ampliare il target di lettura, che porta a incrementare le visite e quindi più opportunità di raccolta pubblicitaria
2) OT non punta a fare opinione ma cercare la polemica, lo scontro fra i partecipanti otisti. La “baruffa” fra sapientini, delusi, arrabbiati polemici che fa sempre, forse, ascolto-lettura qui bene interpretata dalle due note firme responsabili delle lapidi del cimitero dei blogger. Andando a leggere i post sui giornali quotidiani si capisce quanto simile e numeroso sia questo mondo irresponsabile e maldicente e OT ne vuole beneficiare.
2- Quindi niente opinioni,confronti dibattiti ma tanta polemica personale e falsità denigrazione. In OT le tante firme sono sparite e non per colpa di un virus.
3- Se uno vuole, ha tempo, di tenere un blog deve farlo alla maniera della Francesca Salvador: dar luce ai post dopo averli letti
4- Fatto personale, che poi denota la cultura, carattere dell’otista, è il riferimento a un fatto del 2012, Maset che neanche conosco. Manca sempre della risposta del “reo” omessa di proposito colpevolmente. Per chi vuole approfondire: http://www.simofin.com/POLEMICHE VACUE: BOTTA E RISPOSTA
E’ lei che vede negli altri agitazione, ogni volta che qualcuno le risponde lei gli punta il dito dicendo che è agitato. Agitato da cosa sign cecchini? da lei? per lei?
Adesso mi risponda ancora che sono agitatissimo. perchè altro non sa fare. Argomentazioni non ne ha, un suo pensiero neppure. Lei sa solo spammare i suoi scritti su blog altrui.
Basta aprire un qualsiasi blog qui per capire che lei non ha portato mai un contenuto, ma anzi, ha solo spammato, deriso e denigrato gli altri commentatori. Bene che io faccia ridere, lei invece fa piangere. E i suoi commenti sono alla bella vista di tutti. più che commenti… spam.
Fare un blog oggigiorno e’ alla portato di tutti secondo me.
Tutti noi abbiamo almeno un amico che sa qualcosa di informatica e comprarsi un dominio e buttarci su un cms non e’ poi cosi’ complicato e il costo contenuto.
Ad ogni modo mi piace il suo nuovo blog (o meglio il suo primo blog, dato che quello precedente non era suo ma di OT).
Semplice, di facile lettura e pulito. Mancano i contenuti, ma e’ appena aperto e ha tutto il tempo per metterceli.
Il blog di OT e’ morto? si. Almeno gestendolo in questo modo non si va da nessuna parte. E poi e’ sempre meglio avere un blog proprio che appoggiarsi a qualcuno, potra’ sfoggiare il suo url e non quello di altri.
Complimenti per la scelta di “mettersi in proprio”.
P.s. La sezione commenti nel suo blog l’ha omessa volutamente?
Caro Alberto, grazie del commento e del feedback! Parto dalla fine, si, la funzionalità è chiaramente implementata ma disattivata. Scelta voluta, ci sono i miei contatti social e c’è un e-mail dedicata, in futuro vedremo ma ho delle perplessità. Accolgo l’appunto sulla morte di questo blog, i contenuti non saranno più dedicati e pensati solo per questa piattaforma, ma non saranno comunque inesistenti. Concordo sulla semplificazione moderna di costruire un sito, ma certe cose richiedono ancora qualcosa più di uno smanettone occasionale, almeno secondo la mia opinione, poi se ci si rivolge a servizi personali ma chiavi in mano, allora si concordo che basta poco e costa poco. Grazie Alberto!
Sergio un consiglio: aggiunga argomenti ogni giorno e non si aspetti di diventare un punto di riferimento nel mare della comunicazione. Si diverta dando risposte a se stesso prima di altri. Quello che posso dire leggendola, è che si pone a un livello culturale medio alto anche specifico che in OT non esiste. Io, dopo 8 anni di pubblicazione, mi sono fatto, sono arrivato a 5/700 lettori complessivi, il mio orto. Se penso che amici scrittori pubblicano libri di vaglia e sono contenti se alla presentazione fanno 20/40 presenze con aiuto dell’editore, dico che ho fatto la mia parte, che ho portato argomenti alla”base o alla periferia”. Basta accademia, vada avanti con judicio. Saluti
Visto che il postatore, l’otista tradizionale è sparito non è che siamo arrivati al redde rationem e quindi al ripensamento sul come proporre , fare, gestire il blog in OT ?
Guardando lo storico, il cimitero dei blog, sono rimasti in piedi 3 esempi di interpretazione del blog.
Primo quello della Silvia Albrizio. Scrive la sua bloccando i commenti.
L’altro della Francesca Salvador che ammette i commenti ma li gestisce e li pubblica e anche no, dopo averli letti.
Il terzo è quello di Vinicio corrent che, dopo averlo ceduto in comodato, pubblica senza retino, di tutto e di più. Sparisce così il suo messaggio, fa numeri di post ma sempre e solo con una firme. Tanta polemica, niente confronto e dibattito.
Secondo me e ripetendomi, visto il mercato consumatori di blog disponibile, le piste da seguire sono quelle di Silvia e Francesca.
Sarebbe interessante avere il numero di chi li legge non di quanti intervengono sul blog. Che poi variano a seconda dell’argomento proposto, il così detto prodotto
Corvo, quello che scrivi è fondamentalmente corretto, le mie ragioni sono espresse nell’articolo sopra quindi non le ripeterò, il discorso commenti è un fenomeno interessante, nel mio sito personale, dopo l’esperienza maturata qui, ho optato per disabilitare i commenti, quindi seguire l’esempio di Silvia. I commenti utili, qui sono veramente pochi, è facile trovare botte di 40 interventi che non centrano nulla con l’articolo che sta sopra. Non aiutano il blogger, non aiutano il visitatore, insomma non servono. La strada di selezionare i commenti io non intendo seguirla, con una motivazione forse banale, non mi piace perdere tempo a fare il selezionatore, perché per me è tempo che tolgo ad altre cose. Se i commenti sono intelligenti e pertinenti, è piacevole usare il tempo per leggerli e per dare risposte, in questo modo si crea e si fidelizza la Community, ma se questi presupposti non ci sono, tanto vale non avere i commenti. Avere i numeri di chi legge per me era ed è fondamentale, non sono tutto ma aiutano a prendere una direzione.
..direzione dice. Lei ha due vetrine dove esporre le sue riflessioni, OT e imsergio.it ( mi conceda per adesso, interessante). Ma sono poste su due piazze diverse, una con vista e passeggio in mezzo al traffico e l’altra verso la zona verde, la collina i monumenti. L’allestimento e l’offerta non possono essere uguali perchè diversa e molto, è il traffico, la gente che passa guarda e raccoglie. Se vuole stare nella comunità OT, sollecitarla e formarla, mi conceda questo termine, la vetrina deve avere un addobbo diverso anche usando gli stessi manichini. Che costa tempo e, forse ma anche anzi, con risultati scarsi visto lo storico. E qui torna la Francesca.
In fin dei conti, anch’io ho un sito, offriamo prodotti e il problema è se dobbiamo produrli secondo le esigenze di un mercato o viceversa.
Mi è molto piaciuto l’articolo nel suo blog sul ritorno al passato e non per la mia età, ma per quello che significa la foto con l’incontro fra le due dita: niente interruzione fra prima e dopo
Grazie per il prezioso commento Corvo, ci sono senza dubbio spunti di riflessione.
Bisogna vedere cosa si intendo con traffico, ovviamente su OT transita molta più gente, ma che gente? voglio dire… si vuole puntare sulla quantità di persone o sulla qualità? La quantità svanisce o passa e via, la qualità invece, pur essendo poca, è interessata al suo blog, Chi passa per di qua, i blog di OT lo fa perchè è veicolato da oggitreviso, non perchè vuole andare a vedere il blog. (o comunque la maggior parte è così).
C’è questa strada piena di gente che passa, legge e chissenefrega, oppure c’è l’altra strada, con meno gente, ma questa gente il suo sito lo ha tra i preferiti.
La strada è lunga e magari un piccolo aiuto (o grande a seconda di come uno si pone) può essere l’ utilizzo di youtube (un po’ restrittivo) oppure twitch. L’ importante è cominciare bene, soprattutto all’ inizio, altrimenti casca il palco.
Alberto, in generale per me qualità è sempre migliore di quantità, come dici molto meglio avere poca gente che ti salva tra i preferiti che uno sciame di persone a cui non importa niente. Canali come Twitch o YT, sono interessanti ma tutto dipende da quali argomenti una persona intende affrontare. Sono vetrine importanti, ho progetti ma intanto iniziamo a concretizzare le cose aperte di questi mesi. Grazie!
Vede caro Sergio… trovi in questo suo thead lo spammatore seriale che linka suoi articoli sulla pagina degli altri che non hanno niente a che vedere con l’argomento in questione soltanto per avere più visibilità. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, quello che poi si può giudicare è l’educazione di una persona.
Un moderatore serio dovrebbe eliminare il messaggio senza farsi troppe paranoie.
I commenti dovrebbero essere in linea con l’ argomento del post originale. Altrimenti uno scrive da altre parti. Ecco perchè questi blog non hanno più niente da offrire in termini di qualità ma offrono solo quantità di visualizzazioni fini a se stesse.
Ed ecco perchè fa bene ad andarsene da qua.
Non avrei potuto esprimere il concetto con parole migliori, questo è quello che succede in genere su questi blog. È una cosa triste e maleducata.
No sign cecchini, io non sono agitato, forse l’agitato è lei che ha bisogno di spammare a destra e a manca i sui articoli, probabilmente perchè nessuno li legge allora sta provando l’ ultima spiaggia, e cioè quella di spmmare dappertutto i suoi scritti fregandosene del buon senso, dell’educazione e del rispetto verso l’autore del post, in questo caso Sergio.
Un blog serio l’avrebbe già bannata da molto tempo. Ma qui, come piace a lei e alla sua ideologia politica, non ci sono regole e ognuno fa quello che vuole, ciò porta a confusione e ad una bassissima qualità del blog.
Come le scrissi in passato… lei le linee guide del postare in internet non le conosce.