Abbasso i preservativi
Un amico mi ha appena detto che "i topic nel mio blog sono molto pop trash non sense".
Il suo era sicuramente un messaggio in codice. Un codice che devo ancora decriptare perfettamente, ma che sono già in grado di intuire nella sua essenza. Cosa voleva dirmi l’amico in questione? di scrivere di più, di aggiornare co-stan-te-men-te il blog perché lui muore dalla voglia di leggersi i miei post.
E dunque, eccolo accontentato (bastava dirlo chiaro, no?): i preservativi non servono.
Mettiamo subito in chiaro che il mio NON è un messaggio in codice. Cioè non ha nessun altro fine se non quello di riflettere su quanto ha detto il nostro pontefice oggi in Africa. Benedetto XVI ha dichiarato che i profilattici non c’azzeccano un Aids. Che per sconfiggere questa malattia ci vuole …un "rinnovo spirituale e umano" nella sessualità.
Una dichiarazione quest’ultima che devo ancora decriptare perfettamente. Se infatti capisco che sia umano rinnovarsi sessualmente, trovo un po’ difficilotta l’accoppiata spirito-sessualità con la ciliegina del rinnovamento.
Mentre cerco di capire meglio il nodone della questione, credo di poter dire la mia sul nodino: io non credo affatto che i preservativi siano oggetti superflui. Credo anzi che siano piuttosto utili. Credo che siano indispensabili. Che siano stati una bella invenzione, un’invenzione grande come la caffettiera Bialetti, il motore a scoppio e il cinematografo, il mascara, il telefono, il computer, il reggiseno, la salsa maionese e la macchina fotografica digitale. Credo che una camionata di preservativi in Africa non sfamerà nessuno, ma proteggerà un po’ di donne e uomini. E bambini. Credo che i preservativi preservino da gravidanze indesiderate e malattie più o meno curabili. Credo che un preservativo all’occorrenza abbia la stessa garanzia dell’astinenza. Se poi uno preferisce la seconda…tutto di risparmiato.
Sì, questo topic era decisamente trash-inante.