Il vestito verde della regina
C’era una volta una regina…ops! C’è tutt’oggi una regina, a cui tra l’altro è stata dedicata una serie tivù meravigliosissima – The Crown – che l’altro giorno ha parlato ai sudditi per quattro minuti.
Più che il discorso (il 5° alla nazione durante i sessant’anni di regno), quello che ha interessato i Royal Watchers, che io analfanglofona traduco con Guardoni Reali, è stata la regale mise. Fondamentali le domande a cui i Royal Watchers hanno tentato di rispondere: perché la regina ha indossato un abito verde-camice? perché quella spilla? perché i tre fili di perle? perché si è presentata senza occhiali mentre nei precedenti discorsi li aveva? Le risposte sono state più o meno: a) il verde dell’abito di Sua Maestà voleva essere un omaggio alla divisa dei sanitari impegnati in prima fila, b) la spilla – regalo di nozze alla regina Maria nel 1893, e donata all’attuale regina nel 1953 – è stata scelta e indossata solo in occasioni molto particolari (e questa lo era), c) il triplo filo di perle, abbinato a orecchini, fa parte dell’outfit classico e quindi ci sta, d) gli occhiali erano pieni di aloni perché le salviettine detergenti al supermercato erano finite.
Passando dalle perle alle parole, ciò che è piaciuto del discorso della regina è stato soprattutto quel We’ll meet again (vedi Kubrick, Il dottor Stranamore).
Ah! Noi si scherza, ma il 21 aprile prossimo la regina Elisabeth compirà 94 anni. E se li porta proprio da Queen.
Bel articolo, signora. Quella spilla, la presenza, la semplicità, l’equilibrio, il saper stare al suo posto. E il premier paga la sovraesposizione e la scoperta che l’Inghilterra non prevede il sostituto istituzionale. Dice la biologa Marisa Levi : “La pandemia, con i suoi morti, ci riavvicina alla cultura della vita“I medici sono tornati alla loro funzione originaria: curare e salvare. E tutta questa inquietudine ci porterà, forse, a un riavvicinamento ai valori giudaico cristiani” Da noi, umilmente, i quaraquaquà, i sapienti, i giovani e gli anziani dovrebbero riscoprire le loro aree originarie. La differenza del sapere. I giornalisti far valere, riappropriarsi della loro funzione.
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, da ieri sera avrà dovuto cancellarli. Con i quattro minuti del discorso televisivo alla nazione Sua Maestà Elisabetta II, per grazia di Dio regina di Gran Bretagna e Irlanda del nord (come da titolo ufficiale), è entrata definitivamente nella leggenda.
Momento difficilissimo anche per gli amici inglesi, pure gravati dalle incognite della brexit nuovamente impantanata. Auguri a loro (come a tutti) e al premier Boris Johnson, in terapia intensiva.
La censura di Emanuela Da Ros continua a colpire.
La censura di Emanuela Da Ros colpisce.