Papa Francesco sulla pace
Riporto senza commento (perché ne condivido integralmente il contenuto) questi brani tratti da L‘Azione.it del 1 gennaio 2022
CHIESA: messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace che si celebra il 1° gennaio
Dialogo fra le generazioni, educazione e lavoro: sono le tre vie per “dare vita ad un patto sociale, senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente”.
“Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale”
“il perseguimento di un reale processo di disarmo internazionale non può che arrecare grandi benefici allo sviluppo di popoli e nazioni, liberando risorse finanziarie da impiegare in maniera più appropriata per la salute, la scuola, le infrastrutture, la cura del territorio e così via”.
“Tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo”
“la politica è chiamata a svolgere un ruolo attivo, promuovendo un giusto equilibrio tra libertà economica e giustizia sociale. E tutti coloro che operano in questo campo, a partire dai lavoratori e dagli imprenditori cattolici, possono trovare sicuri orientamenti nella dottrina sociale della Chiesa”.
https://www.lazione.it/Attualita/CHIESA-messaggio-del-Papa-per-la-Giornata-mondiale-della-pace
I passati eventi del mondo cattolico, ormai, appartengono alla storia, dobbiamo prenderne atto. Ma quella storia non è marmorea, è una storia viva, presente negli insegnamenti di personaggi come Bachelet, La Pira, solo per citarne due per non ricorrere ai nomi abusati di De Gasperi e Moro. Bisogna, però, che ci si convinca che i tempi sono in continua trasformazione e, come ebbe a dire lo stesso Pontefice, non è necessario tornare 2all’usato garantito”, Una nuova visione della Dottrina Sociale della Chiesa deve aiutare i cattolici a trasformare la propria mente col trasformarsi dei tempi. Niente assistenzialismo, ma giustizia sociale; niente iperliberismo, ma distribuzione della ricchezza nel mondo del lavoro. Come dice Papa Francesco: “giusto equilibrio tra libertà economica e giustizia sociale.”
Gentile Alberto Fico, condivido del tutto le sue considerazioni. Credo che Francesco con questo discorso abbia davvero portato un contributo nuovo e di importanza fondamentale per una rifondazione del concetto di politica. Un discorso, a mio parere, valido non solo per i cattolici, ma per tutti gli uomini di buona volontà. Naturalmente esso dovrà essere studiato approfonditamente perché gli indirizzi che esso ci consegna sono molti e ognuno di essi dovrebbe fungere da guida per l’azione dei singoli e dei gruppi sociali.
Dopo la lettura di questo testo a me sono venute in mente queste riflessioni.
In Italia, a partire dall’unità ci sono sempre state forti divergenze teoriche fra la dottrina della Chiesa cattolica e la dottrine liberali prima, e marxiste poi. Divergenze che sono state causa di dissidi e scontri laceranti in particolare per il popolo italiano. Oggi la storia, dopo vicende anche tragiche, ha messo in luce i limiti e gli errori (e gli orrori) sia del liberalismo sia del marxismo. La Chiesa nello stesso tempo ha saputo elaborare (non senza un travaglio interno) un concetto di politica che ha come suo primo fondamento il dialogo.
A me questa sembra un’idea magnifica ed entusiasmante. Dopo la caduta del Muro sono state travolte non solo le idee del marxismo totalitario ma anche le idee del liberalismo più aperto ai problemi concreti della società. Oggi la società è dominata dalle forze cieche del mercato finanziario che null’altro propongono se non l’espansione indiscriminata di consumi alienanti (anche a costo di distruggere il pianeta), e che non pongono nessun limite alla ricerca del profitto Nello stesso tempo queste forze cieche hanno cancellato qualsiasi concezione della politica fondata su ideali rivolti alla piena realizzazione della persona umana in un rapporto equilibrato fra individuo e società. Credo sia giusto osservare che oggi la proposta di Papa Francesco si pone l’unica luce nelle tenebre di uno sviluppo economico, sociale e politico privo di senso di umanità. (Non mi risulta poi che siano state avanzate proposte simili da parte degli ambienti della cultura laica delle più diverse tendenze)
Il la riflessione su questo discorso di Papa Francesco va naturalmente continuata. La ringrazio sentitamente per questo suo contributo. E resto volentieri a sua disposizione per altri suoi interventi.
Pizzol è d’ accordo con Bergoglio. Bergoglio sarà d’accordo con Pizzol?
Perché non dovrebbe?