Esperimento mentale
L’esperimento che qui si propone consiste nel pensare lentamente (molto lentamente) quanto segue.
Io penso, io mi penso, io penso il mio pensare:
- il mio percepire – attraverso i cinque sensi – cose e fatti (il mondo);
- il mio rappresentare cose e fatti (il mondo);
- il mio ricordare cose e fatti (il mondo)
- il mio immaginare cose e fatti (il mondo)
IO RIFLETTO
IO SONO CAPACE DI RIFLETTERE “DA SOLO”;
IO DECIDO DI RIFLETTERE DA SOLO;
IO HO FIDUCIA NEL MIO RIFLETTERE;
IO SONO CURIOSO DI SCOPRIRE TUTTO CIÒ CHE RIUSCIRÒ A SCOPRIRE
PER MEZZO DEL MIO RIFLETTERE DA SOLO. (continua)
Quanto lentamente bisogna pensare?
Molto lentamente. Più si pensa lentamente più l’esperimento si rivelerà produttivo di “scoperte” per chi lo compie. Scoperte di notevole importanza per il pensare correttamente. Scoperte che ciascuno sperimentatore potrà ottenere con le proprie personali risorse intellettive. Provare (anzi pensare!) per credere.
Non riesco a capire perché un pensiero lento possa esser piú efficace di un pensar veloce. Ammesso che si possa decidere la velocità a cui si pensa. Argomento mai udito prima, comunque.
Ho avuto modo di proporre l’esperimento in una terza elementare. I bambini si sono concentrati attorno ai pensieri in questione per una decina di minuti. Poi ognuno di loro ha raccontato quali “scoperte” ha ritenuto di aver fatto. Dopo il racconto tutti i bambini erano soddisfatti dell’esperimento.