Il vaccino contro il Covid19 è veramente l’ultima ancora di salvezza?
Durante la mia infanzia e da adulto ho sempre mantenuto aggiornato il mio piano di vaccinazioni (Polio, Tetano, Epatite A/B…) e la stessa cosa ho fatto per i miei figli.
Quando vado a fare la spesa controllo sempre la provenienza degli alimenti che acquisto. Se compro una bottiglia di olio extra vergine d’oliva sono disposto a spendere di più affinché sia prodotta con olive italiane, se compro un pacco di pasta mi sincero che il grano di provenienza sia italiano…
Non penso che bisogna essere dei medici o dei biologi per capire che una cattiva alimentazione è la prima causa di malattie metaboliche e tumorali.
Anche se le grandi multinazionali alimentari non lo scrivono sulle etichette, possiamo immaginare cosa causino alla nostra salute le bibite ricche di aspartame, zuccheri, conservanti e coloranti. I cibi conservati, quelli troppo raffinati e le carni provenienti da allevamenti intensivi fuori controllo.
La storia ci ha insegnato, a suon di scandali, vedi “mucca pazza” e denunce per sofisticazioni alimentari, cosa significhi mangiare pesci al mercurio, carni rosse con gli estrogeni, pollame e uova farcite di antibiotici, frutta e verdura con pesticidi.
Olio extra vergine d’oliva o olio di sansa d’oliva?
Da questo paragone mi permetto di fare una distinzione tra i vaccini tradizionali (utilizzati da decenni) e quelli a RNA di nuova generazione, che probabilmente faranno il loro debutto contro il Covid19.
Apprendo dal web (fonte Oltre TV autore dott. Stefano Restani)
“Il vaccino tradizionale, quello che abbiamo sempre utilizzato, nasce da questo meccanismo: individuo l’agente patogeno, di questo individuo la parte che maggiormente è capace di sollecitare una buona ed efficace risposta immunitaria, faccio studi sulla sicurezza ed efficacia e alla fine lo inietto nella popolazione.
L’organismo comincerà a produrre anticorpi che, nel momento in cui dovesse incontrare davvero il virus o il batterio specifico, avrà già armi (gli anticorpi) per reagire efficacemente all’attacco.
Quindi non ho alterato le cellule del corpo, ho solo accentuato la normale funzione delle cellule del sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. Questi vaccini hanno dato risultati anche strepitosi, in passato, basti pensare all’eradicazione del vaiolo.”
“Il vaccino che avremo sul mercato per il Sars CoV-2 sarà molto probabilmente un vaccino a RNA che funziona introducendo una sequenza di mRNA, la molecola che dice alle cellule cosa costruire che è codificata per un antigene specifico della malattia.
La produzione dell’antigene avviene quindi all’interno del corpo, non è iniettato dall’esterno come nei tradizionali vaccini”.
La dott.ssa Maria Rita Gismondo afferma in un’intervista su Woman Times:
“Il vaccino a RNA è concepito in un modo completamente nuovo: utilizza un segmento genetico che va a inserirsi nelle nostre cellule obbligandole a produrre una parte del virus la quale, ritrovandosi nell’organismo, stimolerà la produzione di anticorpi. Né più né meno di una terapia genica”.
Chi vuole fare da cavia?
Le notizie che mi mettono in guardia sono i dubbi sollevati da alcuni noti scienziati, che pur non escludendo la potenzialità del nuovo vaccino a RNA, avanzano perplessità riguardo la tempistica, troppo veloce, di approntamento e nutrono dubbi sui reali test condotti.
Nell’articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore è il dott. Crisanti a pronunciarsi in merito ed è molto esplicito a dichiarare le sue incertezze.
In Italia la legislazione ostacola l’utilizzo sul territorio nazionale di alimenti che abbiano subito tecnica OGM sostenendo che possano essere pericolosi (e non vi è certezza unanime riconosciuta su questo) ma un vaccino che va in qualche modo direttamente a interagire sulla cellula impartendole di produrre qualcosa va bene?
Penso che in questa fase della pandemia sia molto più efficace e sicuro mirare ad approfondire quali siano le migliori cure per debellare il Covid19, quindi investire sulla medicina preventiva da sviluppare sul territorio attraverso i medici di base, puntare sulla diagnostica rapida ed informare la popolazione riguardo i comportamenti da adottare ai primi sintomi della malattia.
Un vaccino miracoloso, che ci faccia tornare immediatamente alla normalità, secondo me è una chimera, è una falsa illusione che rischia di infondere inutili aspettative.
È più opportuno curare il nostro tenore di vita, mangiare sano, fare sport, godere dell’aria aperta al fine di rinforzare il nostro sistema immunitario e la natura farà il resto come ha sempre fatto dalla notte dei tempi.
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Egr. Pezzali conoscendo il suo fair play son certo che vorrà riportare quanto dichiarato ieri da Crisanti e cioé che ” i dati ora sono affidabili ed oggi mi farei il vaccino”. Non avevo dubbi di aver interpretato correttamente le precedenti dichiarazioni di Crisanti.
In due giorni, durante i quali è passato un uragano mediatico, ora è tutto diventato chiaro… povero Crisanti.
(Cit)
“La pandemia è finita, la cosidetta “seconda ondata” è basata su un metodo, quello del tampone che dà una valanga di falsi positivi, cosi dice Il Dr. Michael Yeadon è un esperto di Area Terapeutica Allergica e Respiratoria con 23 anni nel settore farmaceutico. Si è formato come biochimico e farmacologo, ottenendo il dottorato di ricerca presso l’Università del Surrey (Regno Unito) nel 1988.
Il dottor Yeadon ha poi lavorato presso i Wellcome Research Labs con Salvador Moncada con un focus di ricerca sull’iper-reattività delle vie aeree e sugli effetti degli inquinanti tra cui l’ozono e lavorando nella scoperta di farmaci di 5-LO, COX, PAF, NO e infiammazione polmonare. Con i colleghi, è stato il primo a rilevare l’NO esalato negli animali e in seguito a indurre l’NOS nei polmoni tramite trigger allergici.
Entrato in Pfizer nel 1995, era responsabile della crescita e della consegna del portafoglio della pipeline Allergy & Respiratory all’interno dell’azienda. È stato responsabile della selezione degli obiettivi e del progresso nell’uomo di nuove molecole, guidando team fino a 200 dipendenti in tutte le discipline e ha vinto un Achievement Award per la produttività nel 2008.
Sotto la sua guida, l’unità di ricerca ha inventato NCE orali e per via inalatoria che hanno fornito molteplici prove cliniche positive del concetto di asma, rinite allergica e BPCO. Ha guidato collaborazioni produttive come con Rigel Pharmaceuticals (inibitori SYK) ed è stato coinvolto nella licenza di Spiriva e nell’acquisizione della società Meridica (dispositivo inalatore).
Il dottor Yeadon ha pubblicato oltre 40 articoli di ricerca originali e ora consulta e collabora con un certo numero di aziende biotecnologiche. Prima di lavorare con Apellis, il Dr. Yeadon è stato VP e Chief Scientific Officer (Allergy & Respiratory Research) con Pfizer.”
Non uno showman come burioni ne un zanzarologo come crisanti che i FAKE MEDIA hanno definito VIROLOGI…
Qui di seguito l’intervista completa in Inglese che asfalta completamente la narrativa mainstream…
Astenersi terroristi e spasemadi vari:
https://www.zerohedge.com/medical/pandemic-over-former-pfizer-chief-science-officer-says-second-wave-faked-false-positive
“Manzoni non l’aveva vista, la peste, ma aveva studiato documenti su documenti.
E allora descrive la follia, la psicosi, le teorie assurde sulla sua origine, sui rimedi.
Descrive la scena di uno straniero (un “turista”) a Milano che tocca un muro del duomo e viene linciato dalla folla perché accusato di spargere il morbo.
Ma c’è una cosa che Manzoni descrive bene, soprattutto, e che riprende da Boccaccio: il momento di prova, di discrimine, tra umanità e inumanità.
Boccaccio sì che l’aveva vista, la peste.
Aveva visto amici, persone amate, parenti, anche suo padre, morire. E Boccaccio ci spiega che l’effetto più terribile della peste era la distruzione del vivere civile.
Perché il vicino iniziava a odiare il vicino, il fratello iniziava a odiare il fratello, e persino i figli abbandonavano i genitori.
La peste metteva gli uomini l’uno contro l’altro.
Lui rispondeva col Decameron, il più grande inno alla vita e alla buona civiltà.
Manzoni rispondeva con la fede e la cultura, che non evitano i guai ma, diceva, insegnavano come affrontarli.
In generale, entrambi rispondevano in modo simile: invitando a essere uomini, a restare umani, quando il mondo impazzisce.”
Bella tirata d’ orecchi a negazionisti, complottisti, antivaccinisti, mestatori. Complimenti Egr. Denisio!
L’uscita infelice di Crisanti è stata dire che un vaccino deve essere testato per più anni, mi pare abbia detto 5/7 anni e da qui il resto. Ma i vaccini in arrivo entro primavera 2021 sono quattro/ cinque diretti a pazienti con malattie diverse. Meglio così che senza. Il problema è che non siamo ancora preparati, organizzati per utilizzarli su larga scala. Abbiamo Arcuri, è vero, ma è anche quello che ha speso 32 milioni per acquisti di tamponi che sbagliano risultati 6 su 10 ( da qui, sperperare soldi pubblici è peggio di corruzione). A proposito di medici di base e altri, notavo che il numero di sindacati del settore se non supera quello presente nella scuola (10/15 sigle?) poco ci manca. W la democrazia e libertà.
Si può dire che è la paura la variabile chiave che governa l’epidemia? E la paura non si vince persuadendo la gente che sbaglia ad averne, ma togliendo le condizioni che la rendono più che giustificata. E’ questo che ora va fatto, se vogliamo che, spenta la seconda ondata, a primavera non ci troviamo alle prese con la terza.
Ben detto, questa epidemia è condotta dalla “disciplina della paura”.
Solo senza paura si riesce ad essere razionali ed obiettivi buona serata
Corvo lei come al solito si trincera dietro l’ anonimato per inanellare una serie continua di menzogne. Smentirle tutte è conferirle una importanza che non merita. Mi basta dire che Crisanti ha specificato che attualmente non farebbe i vaccini perché ancora non ha visto i dati per la loro validazione. Questo lo sapevamo ed è condivisibile. I dati verranni pubblicati a breve.
Ps: la paura, da sempre, è un sentimento essenziale per la autoconservazione individuale e della comunità. Bene suscitarla.
Caro insolente-a-buon-mercato-sapiente-amico- dottore, che cos’ha detto davvero Andrea Crisanti sui vaccini (volendo le do il video integrale)
“Lo scienziato No vax? Tutt’altro: “Sono favorevolissimo ai vaccini”, ha detto, ma sui farmaci in sperimentazione “vorrei essere sicuro che siano stati opportunamente testati e che soddisfino tutti i criteri di sicurezza ed efficacia”
“Normalmente ci vogliono dai cinque agli otto anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio. Perché vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie”. Ha suscitato un ampio dibattito l’uscita del virologo Andrea Crisanti, ospite giovedì 19 novembre di Focus Live, il festival della scienza dell’omonima rivista….20 NOV 2020”
L’ economia sta andando a pezzi, con ripercussioni sociali e geopolitiche al momento inquantificabili e lei. Egr. Pezzali, rifiuta il vaccino che, a tempo di record ma superati tutti i passaggi omologati dall’ OMS, può segnare la fine della emergenza. Non solo, come alternativa propone il cambio dello stile di vita (che notoriamente si ottiene a livello mondiale in uno schioccar di dita) e la mobilitazione dei medici di base (che notoriamente non sono in grado di svolgere il lavoro degli ospedali-covid e numericamente mancano). Va beh…avanti così…facciamoci del male…
Egr. Michele, come dicevo nel commento precedente ho la fortuna di non appartenere ad una categoria a rischio, quindi lascio ben volentieri la mia dose di vaccino a chi ne ha più bisogno o a chi voglia sperimentarlo.
Al momento credo di più al mio sistema immunitario, agli antinfiammatori ed a estremi rimedi come il plasma iperimmune.
Riguardo la fiducia dell’OMS meglio non parlarne, mi pare che quell’organizzazione non brilli di merito…
Poi per il resto le suggerisco di leggere ed informarsi anche con altre fonti che non siano le TV di Stato o quelle di Berlusconi, perché su questa vicenda del Covid in futuro ne scopriremo delle belle!
Buona serata.
Egr. Pezzali guardi che Crisanti, in evidente smania di apparire, sta già ritrattando la sua sgangherata uscita antivaccinista. Guardi che i vaccini che verranno distribuiti son GIA’ sperimentati; che non è prudente definirsi “non a rischio e sicuro del proprio sistema immunitario”; che mia informazione (e formazione culturale) non è malaccio. Resto in attesa di “scoprirne delle belle” sul virus, come pronostica lei. Saluto e mi complimento per lo spazio libero che concede nel suo blog.
Egr. Michele, ho imparato che nella vita bisogna credere a “qualcosa” perché la motivazione è il generatore dell’esistenza di ognuno di noi.
Da giovane ho creduto negli altri, i miei genitori, il mio professore, il mio migliore amico, l’amato Corriere della Sera (io sono milanese), il sindacato…
Ora, che sono in età matura, credo di più in me stesso, nella mia capacità di analisi ed ho meno fiducia negli altri, specie se parliamo di istituzioni, multinazionali e di politici…
Penso che il mio atteggiamento derivi dal bagaglio di esperienze che un induviduo raccoglie nel suo percorso.
Quindi posso correre il rischio (chi non risica non rosega) di pensare e fare quello che ho scritto.
Buon week end
Daniele Pezzali non è solo un esperto in acquisti, ma anche in vaccini. Che sia un tuttologo?
Non sono assolutamente un esperto di vaccini, a me piace leggere, informarmi e ragionare con la mia testa per decidere. Nell’articolo ho espresso la mia personale riflessione sull’argomento.
Per fortuna non appartengo ad una categoria a rischio, quindi prima di vaccinarmi preferisco rinforzare il mio sistema immunitario e attendere che tutti i test di validazione del nuovo farmaco vengano conclusi con cura. Buona serata!