Covid19: riparte dai macelli. Convertire la zootecnia in vera agricoltura
Un Alberto Sordi distrutto oltre il concepibile, lascia il macello, nel film L’ultima corsa di Nestore [ATTENZIONE, giustamente TURBA]. Lasciamoli tutti, non diamo più un centesimo in zootecnia, nel nostro interesse e di tutti i viventi.
Nord, centro, sud e ovest in Germania.
1000 nuovi positivi in due giorni. La Covid 19 riparte dai macelli e il pensiero torna al caso di Lodi, alla pista zootecnica, col suo particolato (in buona parte zootecnico) e alle sue connessioni col virus, quanto al trasporto e al fattore di rischio generale.
Infatti, virus o no, comunque il particolato zootecnico uccide quasi 10000 persone, in Italia, ogni anno.
600 addetti contagiati, in questi inferni sulla Terra
700 contagi in uno stabilimento negli Stati Uniti che chiude a tempo indeterminato, speriamo non riapra o si converta in vero cibo.
Coesfeld, vicino Dortmund. La dominante verde del sito web del macello westfleisch non nasconde il fiume di rosso sangue, né i 200 contagiati, per cui scatta il tampone immediato a tutti i dipendenti dei macelli, deciso dallo stato Nord-Reno Vestfalia.
Stesso provvedimento per Steinburg, comune e circondario nello stato Schleswig-Holstein, supera il limite di nuovi positivi, correlati ad un macello, ed è il primo ad abolire il blocco ai viaggi e al turismo.
Anche la Bassa Sassonia pensa di applicare gli stessi provvedimenti che in Nord-Reno Vestfalia. Qui, addetti fra 17000 e 20000 uccidono 18 milioni di maiali e 600 mila fra vitelli, tori e mucche. Un superfluo fiume di sangue e sofferenza che uccide anche umani di clima, fame e malattie.
Greiz, nello stato Turingia, 75 casi.
Secondo quanto stabilito in Germania, superati i 50 casi per 100000 abitanti si allontana la possibilità di attenuare le misure restrittive.
Riflessioni
A volte si polemizza sulla differenza tra correlazione e nesso di causa. Chi tende a sminuire, sminuisce l’importanza della correlazione, ma attenzione, se si generalizza. Non significa che l’informazione che ci dà la correlazione non sia importante. Corsa veloce e salto in alto sono molto correlati, chi salta molto in alto è anche molto veloce e viceversa, ma l’uno non è la causa dell’altro, tuttavia il loro rapporto ci indica qualcosa di vero in fisiologia.
Tornando al caso in questione, più macelli, più Covid 19
Ipotesi 1: c’è un nesso di causa. Ecco allora che l’ingiustizia zootecnica aumenta il già altissimo numero di vittime umane, di clima, fame e malattie, aumentando l’urgenza della conversione in vera agricoltura e vero cibo per tutti.
Ipotesi 2: si riporta che molti addetti ai macelli siano precari, immigrati e che alloggino in spazi ristretti e in gruppi relativamente numerosi.
Pensiamo a cosa è accaduto in Canada: nessuno vuole andare all’inferno, così il ministro del lavoro ha valutato di mandarci i profughi siriani, da un macello all’altro. In Calabria, nonostante il record di disoccupazione, alcuni immigrati vi sono stati assunti a tempo indeterminato.
Ora, nelle ingiustizie del capitalismo spinto, c’è anche che gli stessi addetti,
onesti per l’economia, ma contraddicendo la scienza sociale,
onesti nel diritto positivo, ma contraddicendo il diritto naturale,
carnefici per la storia,
vittime per esposizione alla violenza, in psicologia,
non cattive persone nella realtà,
siano anche vittime della tenaglia tra i pochi geni del male, che traggono i più alti profitti, e i molti consumatori nella banalità del male, per ignoranza, indolenza, massificazione, schiavitù delle ideologie negative: antropocentrismo, specismo e carnismo (Melanie Joy).
Allora, anche se non ci fosse un nesso di causa diretta e immediata tra la mostruosità di sangue e corpi smembrati, e l’insorgenza di una malattia, per altro già avvenuta ad addetti in lager di polli, comunque la guerra specista è causa della pandemia: cioè con l’inevitabile tenere i più deboli nelle condizioni più inaccettabili.
Ricordiamo, infine, il nesso principale zootecnia-pandemia
Per la distruzione della biodiversità operata in più di un terzo delle terre emerse e in quasi tutte le terre coltivate, con uno spreco di cbo immane. Tale distruzione ha confinato la biodiversità in riserve. L’ulteriore depredazione zootecnica di queste, unita al contatto con altra zootecnia, ha scatenato la pandemia.
Già citata la questione delle polveri sottili.
Zootecnia e malattia sono unite dai tempi di Virgilio, almeno.
Ogni lager è una bomba biologica potenziale.
Coronavirus, Aviaria, Sars, Ebola, Febbre suina, Mers, Mucca pazza, Aids…
Sono tutte zoonosi e derivano dal mangiare carni di altri e secreti di altri che non sono davvero cibo per noi. Scegliamo la sostenibilità in tutti i sensi, anche se non lo volessimo per etica, dovremmo farlo per convenienza, di fronte a sempre più preoccupanti e meno reversibili scenari, anche per la tragedia climatica in corso, e verso cui siamo da troppo tempo incamminati.
Da consultare (il più possibile):
Nutrizione sana e sostenibile
Linee guida ufficiali
Ecologia della nutrizione
Impatto del menù
Animali, ambiente, cibo per tutti, salute, buona cucina
un a correlazione forte tra macelli particolato ricco di merda bovina e suina e covid19. in particolare in alcune province lombarde emiliane e forse venete e’ormai accertata. vere e proprie autostrade di merda. enormi appezzamenti. di terreni. ricoperti ogni anno di miliardi di tonnellate di merda e un clima pazzesco ,il tutto proprio come in cimina, hanno realizzato un mix ideale per k19. le cosiddette autostrade di merda. e 3. a veloce scorrimento per lepidemiapandemia 2020 ove la miccia accesa in laboratori macelli cinesi e’esplosa prima in cina chi chun chan e poi via economy. business class e’deflagrata. nelle nostre terre tra le piu’ricche deuropa. ma troppo ricche anche di merda e di particolato escrement puzzone..correttivi urgono anche in questo campo
A modo suo, rende l’idea. Sono in molti tra chi vive in zone di campagna, che più che campagna sono cantieri, ad aver fatto esperienza di un’aria irrespirabile. Anche d’estate si fa molta fatica a stare fuori di sera. Il contrasto rivela tutta la nostra indolenza quando l’odore avvolge anche scintillanti discoteche e centri commerciali.
Tutto vero! Forza continuiamo a denunciare ed informare, grazie di cuore