Draghi, due Conti, tanto per
Se spreco 1 kg di cereali e legumi è male.
Mangiare 1 kg di cereali e legumi è bene.
Se spreco 1 kg di carne spreco 15 kg di cereali e legumi, ed è molto male.
Se mangio 1 kg di carne spreco 14 kg di cereali e legumi, ed è molto male.
Nell’obiezione a Draghi, non dico la questione animale, ma non c’è neanche il parafulmine che piace a tutti degli intensivi.
Cioè, nel sito ritornoalfuturo.org, la questione del tipo di alimento, che è quello che impatta, è nascosta fra mille distrattori, compreso il sindacalismo per un solo tipo di lavoratori al mondo. Mentre degli aguzzini zootecnici che escono pazzi, o dei justeat, non frega niente a nessuno.
E anche lo spreco che non è una questione a parte è usato come distrattore e questione a parte, proprio come fanno tutti gli altri.
Se siamo andreottiani nelle richieste, penso che gli oppressori sono più bravi di noi a rispondere in modo andreottiano.
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Sempre piú esoterico, Egr. De Iulis, nella esposizione testuale e nella strutturazione dei concetti. Un vero Guru!
Non le sembra che sono già in troppi a fingere di non capire? In ogni caso ha notato bene uno stile diverso, questo post è una risposta spontanea ad un gruppo di “ambientalisti” e ad un’ennesima manifestazione di ecologia parziale, che è una contraddizione in termini, perché o si è ecologici, oppure no. E infatti c’è molto greenwashing, e chi si lamenta se Draghi non è abbastanza verde dovrebbe chiedersi prima perché non si è curato delle questioni fondanti la stessa ecologia. Aver mantenuto atteggiamenti antropocentrici, insieme alla ricerca di facili consensi, presenta oggi un conto amarissimo.
E’ una illusione, Egr. De Iulis, che si possa essere ecologici al 100%. Solo l’uomo delle caverne lo è stato; col difettuccio specista di non esser vegetariano coatto, ma non per colpa sua. L’ antropocentrismo pure è ineliminabile perché insito nella sua natura e questo certo ha prodotto infiniti problemi al pianeta. Problemi insanabili, solo forse un tantino mitigabili grazie a delle decisioni che rispondono più a meccanismi di consenso (tornaconto) politico che di sincero pentimento per i danni provocati. Ma per l’uomo è ineliminabile pure la speranza; ergo speriamo.
L’impossibilità del 100 non è l’alibi per stare al 10 col sorriso. Inoltre i vari punti percentuali non sono uguali tra loro e hanno certe caratteristiche al di là di quanto premono sull’effetto serra. E infatti non si muore e non si morirà solo di effetto serra.
Noi abbiamo il vantaggio di avere la scelta, a differenza dell’uomo delle caverne.
Un’ideologia negativa come l’antropocentrismo è sicuramente eliminabile, perché è un fatto culturale e non genetico.
Concordo che attualmente i politici cercano di fare qualcosa ma per tornaconto, infatti non si spiega perché l’editoria nazionale vigilata dalla politica pubblichi documentari in cui si mostra chiaramente che l’idrogeno non è una tecnologia per uscire dall’emergenza ambientale, ma che la provoca, e invece Draghi si affretta a dare l’appalto per l’idrogeno. Poi quando va al vertice di Biden, come esempio non cita la parte grande della zootecnia, ma quella piccola dei trasporti. Eppure, come dico nel post, anche senza l’onestà dell’antispecismo, qualche provvedimento o incentivo per moderare la quantità di zootecnia, che è una nefandezza in sé, si potrebbe trovare, visto che abbiamo piani regolatori anche per gli strappi della carta igienica.