Il Memorandum Budapest sancisce un’Ucraina che rinuncia alla proliferazione delle armi nucleari e si impegna a smantellare quelle che aveva ereditato dall’URSS. Sancisce in cambio l’integrità territoriale dell’Ucraina. Non ho mai voluto giustificare la Russia o assumere posizioni di equidistanza tra Russia e Ucraina. Ma bisogna guardare avanti più che al ’94 e guardare verso una prospettiva di Pace “incondizionata”.
E’ vero che l’Iter burocratico di ammissione alla NATO è stato fatto solo dopo l’invasione -e sia chiaro che la Russia ha invaso uno Stato straniero- ma il Premier aveva manifestato più volte l’intenzione di attivare le procedure di adesione alla NATO. Ma rivolgendosi colpe reciprocamente si allontana una prospettiva di Pace quando invece bisognerebbe che tutti facessero un passo indietro verso la creazione di uno Stato “cuscinetto” tipo la ex Jugoslavia.
Egr. Mario, premesso che prima del conflitto non era in essere alcun iter per la adesione della Ucraina alla NATO e che l’Ucraina si aspettava solo che la sua integrità territoriale venisse rispettata secondo il Memorandum Budapest del 1994, alla Russia interessa distruggere la identità ucraina, prima ancora che rapinarne il territorio. La morte e distruzione contro i civili inermi dimostra ampiamente questo obiettivo genocidario.
La “resa senza condizioni” ha condotto appena una generazione dopo gli eredi al Governo. Ma naturalmente scherzo. La condizione della Russia è che l’Ucraina rinunci ad far parte della NATO. La condizione dell’Ucraina è di fare quello che vuole come Stato sovrano. E togliere queste due condizioni e fare dell’Ucraina un “Paese non allineato” come già successo in altri luoghi critici da un punto di vista geopolitico?
Mai saputo di una pace senza condizioni. Esiste la “resa senza condizioni”. Che gli eroici ucraini non vogliono di certo , visto come stanno resistendo- e che premierebbe solo l’aggressore russo. Chiedere una “pace senza condizioni” significherebbe avallare la aggressione di Putin, dai connotati decisamente criminali.
Il Memorandum Budapest sancisce un’Ucraina che rinuncia alla proliferazione delle armi nucleari e si impegna a smantellare quelle che aveva ereditato dall’URSS. Sancisce in cambio l’integrità territoriale dell’Ucraina. Non ho mai voluto giustificare la Russia o assumere posizioni di equidistanza tra Russia e Ucraina. Ma bisogna guardare avanti più che al ’94 e guardare verso una prospettiva di Pace “incondizionata”.
E’ vero che l’Iter burocratico di ammissione alla NATO è stato fatto solo dopo l’invasione -e sia chiaro che la Russia ha invaso uno Stato straniero- ma il Premier aveva manifestato più volte l’intenzione di attivare le procedure di adesione alla NATO. Ma rivolgendosi colpe reciprocamente si allontana una prospettiva di Pace quando invece bisognerebbe che tutti facessero un passo indietro verso la creazione di uno Stato “cuscinetto” tipo la ex Jugoslavia.
Egr. Mario, premesso che prima del conflitto non era in essere alcun iter per la adesione della Ucraina alla NATO e che l’Ucraina si aspettava solo che la sua integrità territoriale venisse rispettata secondo il Memorandum Budapest del 1994, alla Russia interessa distruggere la identità ucraina, prima ancora che rapinarne il territorio. La morte e distruzione contro i civili inermi dimostra ampiamente questo obiettivo genocidario.
La “resa senza condizioni” ha condotto appena una generazione dopo gli eredi al Governo. Ma naturalmente scherzo. La condizione della Russia è che l’Ucraina rinunci ad far parte della NATO. La condizione dell’Ucraina è di fare quello che vuole come Stato sovrano. E togliere queste due condizioni e fare dell’Ucraina un “Paese non allineato” come già successo in altri luoghi critici da un punto di vista geopolitico?
Mai saputo di una pace senza condizioni. Esiste la “resa senza condizioni”. Che gli eroici ucraini non vogliono di certo , visto come stanno resistendo- e che premierebbe solo l’aggressore russo. Chiedere una “pace senza condizioni” significherebbe avallare la aggressione di Putin, dai connotati decisamente criminali.