Consigli per Halloween con i nuovi horror
Facile festeggiare Halloween con La notte dei morti viventi, L’esorcista o Non aprite quella porta. Sul web impazzano le liste dei soliti classici horror per festeggiare il 31 ottobre con una serata cinematograficamente terrificante. Ma se volessimo invece restringere lo sguardo e puntare, chessò, agli horror dell’ultimo decennio? Ecco una piccola lista che comprende cinque film, una serie tv e un documentario. Qualcosa che non sia Hocus Pocus, ma nemmeno Shining e, soprattutto, qualcosa di nuovo.
– Babadook: mettete una madre nevrotica e vedova e un figlio con le allucinazioni dopo aver avuto tra le mani un libro posseduto e il dramma è pronto. Il cinema dell’orrore è costellato di famiglie psicotiche dove i mostri vivono alternativamente in testa e nella realtà, e tutto assume i contorni del perturbante, anche ciò che fino a prima doveva rassicurarci. Un piccolo gioiellino made in Australia, del 2014, vincitore di numerosi premi internazionali.
– It Follows: praticamente nessun effetto speciale per un horror dove la metafora delle malattie sessualmente trasmissibili si fanno terrore concreto della morte che viene a prendere te e i tuoi amanti, in un’inevitabile catena di Sant’Antonio. Echi retrò per un prodotto che racconta bene come costruire un horror senza giocare di troppa scenografia, né di sovrannaturale. La paura sbuca letteralmente dalle stesse inquadrature. Regia eccellente. Stati Uniti, 2014.
– The Conjuring – l’evocazione: Ed e Lorraine Warren sono una coppia di coniugi che negli anni ’50 costituirono la New England Society for Psychic Research, che cacciava demoni e spiriti di varia natura attraverso gli Stati Uniti. E questa è storia, non finzione. Il film, del 2013, racconta uno dei tanti episodi che hanno caratterizzato il loro lavoro, quando ebbero a che fare con una casa infestata che creava non pochi problemi ai suoi abitanti. Da questa pellicola ci furono diversi spin off, tra cui il famoso Annabelle, sulla bambola posseduta oggi ben sigillata all’interno del museo dell’occulto costruito dagli stessi Warren, all’interno del loro seminterrato. E anche questa è storia, non finzione.
– The Visit: il cinema ci ha insegnato che le persone più vulnerabili possono trasmettere nel contempo compassione e inquietudine, basta uno sguardo sbieco. Ed è per questo che l’horror pullula di bambini che spaventano a morte. Dall’altra parte dello spettro della fragilità ci sono gli anziani. In questo capolavoro di M. Night Shyamalan, a mettere i brividi sono proprio due ultrasettantenni, il cui decadimento fisico e mentale diventa oggetto di puro terrore per i due piccoli nipotini che li vanno a trovare. Il film è del 2015, lui è uno dei registi migliori al mondo, e questo basta.
– It – capitolo uno: da pochissimo è uscito il secondo episodio sul celebre clown inventato da Stephen King, che tanto ha fatto spaventare lettori prima e spettatori poi (in un mediocre film per la tivù negli anni ’90). Sebbene il secondo capitolo non sia stato particolarmente soddisfacente, il primo, uscito nel 2017, è un piccolo capolavoro del genere. Il regista, Andrés Muschetti, è riuscito a condensare suggestioni anni ’80 rivisitate alla Stranger Things, a tematiche del classico romanzo di formazione. Piacevolissimo.
– Ash vs Evil Dead: se siete cresciuti negli anni ’80, la trilogia iniziata con La Casa e conclusasi con L’armata delle tenebre, di Sam Raimi, dovrebbe riportarvi alla mente programmi come martedì horror, Zio Tibia e altri succulenti pellicole a metà tra il pauroso e il grottesco, tipico di quegli anni. La serie tv, lunga tre stagioni, è stata prodotta tra il 2015 e il 2018 e racconta la vita di Ash Williams aka Bruce Campbell oggi, ancora alle prese con le forze dell’oscurità che continuano a tormentarlo. Riferimenti al passato nostalgico di cui sopra, ma godibile anche per i più giovani amanti dello splatter esageratissimo, una chicca piacevole che si può cominciare il 31 e proseguire nel weekend, ogni episodio dura circa trenta minuti.
– Conversazioni con il killer. Il caso Bundy: mettiamo caso che siate di quelli appassionati di programmi tipo Storie maledette, con l’ineguagliabile Franca Leosini che intervista assassini di vario genere per capirne moventi, psicologia, drammi interiori, allo scopo di ricomporre un puzzle a volte inestricabile, ma all’interno delle protette mura del carcere e della sua invincibile dialettica. Questo è il prodotto giusto. È una docu-serie che spiega la storia di uno dei più efferati serial killer statunitensi, Ted Bundy, partendo dalle registrazioni audio che lui stesso ha rilasciato durante gli anni di prigionia, prima di essere infine giustiziato sulla sedia elettrica nel 1989. Il documentario, di diversi episodi, è recentissimo e visibile su Netflix. Per un Halloween che riveli come gli esseri umani siano spesso capaci di fare più paura di demoni, streghe e fantasmi.
Buona visione!