Real Time e il suo “sessismo benevolo”
L’altro giorno sono incappata in un post davvero interessante. Riporta la ricerca effettuata da Gianpaolo Contestabile, studente di Psicologia Sociale, che ha analizzato i contenuti di Real Time, uno dei canali di punta dell’offerta del digitale terrestre, primo della schiera dei non generalisti per ascolti e visibilità e che sono sicura ognuno di voi ha, almeno una volta, guardato.
In sintesi, evidenzia come il palinsesto dell’emittente proponga un’immagine della donna legata a un sessismo benevolo, che sottolinea ed esalta qualità ben riconosciute nello stereotipo del sesso debole, invece che potenziarne di nuove e spingere l’emancipazione attraverso altre vie che non siano la cura della casa, la cura di sé, la cura della famiglia, la cucina. Proponendosi come canale aderente al mondo femminile e ponendosi a emblema di una certa cultura di genere, il canale risulta al contrario accartocciato su modelli vecchi e abusati, seppur rivestiti da una patina glamour e accattivante.
Vi linko il post col contenuto integrale e vi invito a leggerlo.
Osservare con il dovuto distacco critico ciò che ci passa davanti agli occhi spesso in modo passivo è un ottimo punto di partenza per diventare spettatore attivo, quel tipo di spettatore che ha coscienza di cosa vuole vedere in televisione e come, ma soprattutto intaccabile da certe strategie mediatiche che a lungo andare influenzano atteggiamenti e stili di vita.
P.S. Sarebbe da effettuare la medesima ricerca studiando i contenuti del canale DMax, controparte al maschile di Real Time. Penso che anche in quel caso potrebbe uscire un'analisi molto interessante.