Il Mistero dell’Inizio e la Certezza della Fine
Nessuna scienza finora è riuscita a spiegare come si è verificato il PRIMO MOVIMENTO, l’INIZIO.
Tutte le scienze sono concordi nell’affermare che l’ULTIMO MOVIMENTO, la FINE, è certa e inevitabile.

Brano tratto da Pensiero del limite e limite del pensiero *
MOVIMENTO, TEMPO, ENERGIA
- Le posizioni di più corpi sono ferme (in quiete), le une in riferimento alle altre, quando nessuno dei corpi cambia la propria distanza rispetto alla posizione degli altri.
- Il cambiamento di posizione o di distanza di un corpo in riferimento alla posizione o distanza di un altro è il movimento di un corpo.
- Ogni movimento è un fatto, un fenomeno, un accadimento, un evento, un avvenimento.
- Solo corpi che sono (esistono, sussistono) si muovono: il movimento è sempre “proprio di” (appartenente a, svolto, compiuto, posto in essere, effettuato da) un corpo.
- Nello stesso momento in cui ha inizio il movimento di un corpo qualsiasi ha inizio il tempo (il passaggio del tempo) in cui quel movimento si svolge (avviene, accade, si compie).
- Se nessun movimento si svolge non passa nessun tempo.
- Il tempo ha inizio con l’inizio del primo di tutti i movimenti e durerà fino alla fine dell’ultimo di tutti i movimenti.
- Dall’inizio del primo movimento fino alla fine dell’ultimo passa un solo tempo.
- Il tempo passa solo dal “prima” al “poi”: ha una sola direzione, si muove in un solo senso o verso; ha una sola dimensione, la durata o lunghezza di tempo.
- La quantità del tempo, dopo l’inizio del primo movimento, è in continuo aumento entro due limiti determinati: il limite iniziale costituito dall’inizio del primo movimento; il limite finale costituito dalla fine dell’ultimo movimento.
- Il tempo è misurabile per mezzo delle medesime operazioni mediante le quali sono misurabili le distanze nello spazio: una qualsiasi distanza lineare determinata, percorsa da un corpo che si muova a velocità costante, può costituire l’unità di misura della durata o quantità o lunghezza del tempo in cui si svolge un qualsiasi movimento.
- Le unità parziali in cui il tempo è divisibile (periodi) sono tutte successive al limite iniziale e precedenti il limite finale del tempo.
- Ogni unità di tempo succede all’unità precedente e precede la successiva una sola volta. Vi è un solo ordine di successione delle unità di tempo, un solo ordine cronologico, per tutte le unità di tempo.
- Tutti i movimenti hanno un solo inizio, una sola durata, una sola fine; si svolgono nel tempo una sola volta (all’interno di una sola unità di tempo, di un solo periodo).
- Inizio e fine sono “punti fermi” nel tempo e nello spazio; durata” è “punto in movimento” nel tempo e nello spazio.
- Più movimenti, se non sono simultanei (se non si svolgono nella medesima unità di tempo), sono, l’uno rispetto all’altro, soltanto: o precedenti o successivi; succedono e si succedono tutti una sola volta nel tempo e secondo l’ordine cronologico.
- Ogni movimento può compiere il proprio percorso (traiettoria) nelle tre dimensioni dello spazio entro una determinata unità di tempo e soltanto in quell’unità.
- Nessun corpo può compiere più di un solo percorso in una sola unità di tempo.
- Nessun corpo può muoversi in più di una sola direzione nello stesso tempo.
- Ogni movimento contiene in se stesso una determinata quantità di energia: capacità di produrre movimento, capacità di essere causa di altri movimenti i quali sono effetto dei movimenti che li hanno causati.
- Ogni causa ha come effetto il cambiamento di posizione e di distanza fra corpi o fra parti di un corpo (cambiamento di forma).
- Tutte le composizioni e le scomposizioni di corpi sono effetto di una o più cause.
- Tutte le composizioni e le scomposizioni dei corpi avvengono necessariamente e invariabilmente secondo la regola o legge o principio descrivibile nella formula A + B = C: se l’unità A si unisce all’unità B forma l’unità C (composta da A e da B insieme).
- Le cause sono sempre precedenti i loro effetti. Movimenti precedenti possono essere causa di movimenti successivi. Un movimento precedente non è necessariamente causa di un movimento successivo (ma un movimento successivo non può mai essere causa di un movimento precedente).
- Due movimenti sono legati da un rapporto di CAUSA ed EFFETTO quando il secondo è la “continuazione necessaria” del primo.
- Il movimento non aumenta né diminuisce la “quantità” di essere materiale (di materia) dei corpi (la quantità complessiva della materia): determina soltanto il cambiamento di posizione e di distanza tra corpi o tra parti di un corpo (cambiamento di forma di un corpo).
- La “quantità” di energia posseduta da una causa non si trasmette mai interamente a un solo effetto. Ogni effetto possiede una quantità di energia inferiore a quella posseduta dalla causa che lo ha prodotto. (Principio di dispersione dell’energia –entropia-).
- Tutti i movimenti (tutti i fenomeni) sono “irreversibili”: un effetto non può mai ritornare alla medesima posizione (o forma) della sua causa, se non attingendo energia da un’altra causa (es. una palla di gomma che rimbalza non ritorna mai alla medesima altezza dalla quale era partita, a meno che non riceva una spinta). Tutti i movimenti sono destinati a finire.
- Nessuna scienza finora è riuscita a spiegare come si è verificato il PRIMO MOVIMENTO.
- Tutte le scienze sono concordi nell’affermare che l’ULTIMO MOVIMENTO è certo e inevitabile.
(Pensiero del limite e limite del pensiero)
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