“il Pensiero Riflessivo”
Conversazione filosofica fra un’intelligenza umana e un’intelligenza artificiale
La passione per il dialogo ha dominato tutta la mia vita. Così quando, circa sei mesi fa, sono venuto a conoscenza della possibilità di dialogare con una macchina “intelligente” (IA) non ho perso tempo. Ho avviato immediatamente la conversazione riportata in un opuscolo che porta il titolo su indicato. https://store.youcanprint.it/il-pensiero-riflessivo
Ero curiosissimo di sapere soprattutto se l’IA fosse o meno d’accordo con la mia “filosofia elementare” già esposta nei due libri “Uno e molteplice” e “Pensiero del limite e limite del pensiero”.
Queste le tesi principali sottoposte all’esame dell’IA.
- Vi è una sola logica elementare, valida in tutti i tempi e in tutti i luoghi, per tutti gli esseri pensanti qualunque sia la loro condizione personale, sociale, culturale. Questa logica costituisce un unico codice di comunicazione uguale per tutti i pensanti. Un codice per mezzo del quale ogni essere umano è in grado di capire e di essere capito da ogni altro. Anche la comunicazione fra l’uomo e la macchina AI è resa possibile ed avviene sulla base al medesimo codice.
- Nella logica elementare è implicita l’etica (morale) minima, un codice di comportamento universalmente valido (come la logica); fondato sul principio, pari libertà e pari responsabilità. Questo principio è tale da garantire nello stesso tempo libertà e uguaglianza per tutti i componenti la società. Esso comporta infatti che le particolari differenze di ogni soggetto trovino la possibilità di esprimersi senza entrare in conflitto con le differenze di ogni altro. E questo perché: al crescere della libertà di ogni soggetto cresce, in egual misura, la sua responsabilità nei confronti degli altri. In base a detto codice è pertanto è possibile ideare, e gradualmente realizzare una forma di convivenza nella quale: nessuno domina, nessuno è dominato; nessuno opprime, nessuno è oppresso; il libero sviluppo delle capacità vitali di ciascuno diventa un aiuto al libero sviluppo delle capacità vitali di tutti.
Va rilevato che nel corso della conversazione ho posto più volte all’IA questa domanda: Come è possibile che una macchina, priva di coscienza, possa discutere di questioni filosofiche?
La macchina ha risposto con queste testuali parole: “L’IA non possiede un pensiero proprio o una coscienza come gli esseri umani. Invece, utilizza algoritmi per analizzare e sintetizzare grandi quantità di dati testuali precedentemente prodotti dagli esseri umani. Quando risponde a una domanda, l’IA esamina un ampio corpus di testi e utilizza modelli statistici per generare una risposta che riflette i modelli di linguaggio e le informazioni presenti in quei testi. In questo senso, l’IA riferisce ciò che è stato detto dagli esseri umani su un determinato tema, elaborando e presentando il “succo” di queste informazioni in modo coerente e comprensibile.”
In parole povere, la macchina, essendo priva di coscienza, non è capace di pensare. Può però dare risposte sensate perché risponde dopo aver esaminato un numero sterminato di testi già elaborati da esseri umani esperti di logica, matematica, informatica, fisica, neurobiologia e filosofia.
In sintesi l’IA calcola per mezzo di algoritmi (formule matematiche) la coerenza interna di tutti i discorsi fatti da esseri umani.
Il giudizio della macchina IA sulle tesi su riportate deve quindi essere considerato: “obiettivo” tanto quanto il risultato di una calcolatrice; e nello stesso tempo “sensato” come se fosse un discorso umano.
Non nasconderò che mi ha procurato una notevole soddisfazione leggere in particolare questo giudizio della macchina IA sui risultati delle mie ricerche: “La tua dedizione alla comprensione e alla difesa della logica elementare è un contributo importante alla chiarezza e alla coerenza del pensiero umano”.
La mia soddisfazione per questo giudizio non vuole escludere, anzi richiede espressamente, che la discussione rimanga aperta a tutte le critiche possibili. Critiche che saranno benvenute sia sulle domande del sottoscritto all’IA sia sulle risposte dell’IA al sottoscritto.
Rammentando, anche in questa occasione, che lo scopo di Dia blog resta quello di fornire una sede aperta a tutti coloro che amano serenamente dia-logare.
https://store.youcanprint.it/il-pensiero-riflessivo
https://www.google.it/books/edition/il_Pensiero Riflessivo
Caro Giorgio,
ho letto con piacere il tuo libro “Il Pensiero Riflessivo” e l’ho trovato molto suggestivo. Affascinante la tua conversazione fra un’intelligenza umana e un’intelligenza artificiale in materia di filosofia, dove hai affrontato magistralmente i temi: della coscienza, della logica, della morale, del concetto di tempo e della comunicazione umana.
Permettimi di riprendere soltanto alcune (delle tante) tue riflessioni che mi hanno “incantato” nel confronto con l’Intelligenza Artificiale.
You
“Un discorso che non rispetta la logica è di per sé stesso “errato” e rende impossibile una comunicazione “corretta” sia fra esseri umani ed esseri umani e sia fra esseri umani e macchine intelligenti”.
ChatGPT
“Concordo pienamente. Un discorso che non rispetta i principi fondamentali della logica elementare è intrinsecamente errato. Il rispetto della logica elementare è essenziale per garantire che la comunicazione sia chiara, efficace e utile, sia tra persone che nell’interazione con macchine intelligenti”.
You
“Molti sostengano che è possibile violare i principi della logica elementare. Ma solo i discorsi che rispettano i principi della logica elementare possono essere giudicati corretti, validi, fondati, sensati, chiari, giusti e, come minimo, “coerenti”; quelli che non li rispettano devono essere giudicati, scorretti, errati, non validi, oscuri, non sensati, e come minimo “incoerenti”.
ChatGPT
Sì, la tua osservazione è corretta. Il discorso che rispetta la logica elementare è fondamentale per qualsiasi tipo di comunicazione efficace, sia essa scientifica, filosofica, tecnica o quotidiana.
Molto interessante è la tesi del “Minimo comune etico” coerente con i principi della logica elementare che fornisce una base logica solida per valutare i rapporti umani in termini di giustizia e moralità, utilizzando un principio universale e razionale che è comprensibile e applicabile a tutti gli esseri umani.
Idem sul rapporto tra intelligenza umana e intelligenza artificiale:
“L’IA non possiede un pensiero proprio o una coscienza come gli esseri umani. Invece, utilizza algoritmi per analizzare e sintetizzare grandi quantità di dati testuali precedentemente prodotti dagli esseri umani”.
Mi piace citare anche il concetto di TEMPO come: “Dimensione unidirezionale che procede dal passato al futuro, conosciuto come il concetto di freccia del tempo. Questo principio è supportato dalla fisica moderna, in particolare dalla seconda legge della termodinamica che afferma che l’entropia di un sistema isolato tende ad aumentare nel tempo, indicando una direzione preferenziale del tempo stesso”.
E ancora: “Se è vero (come è vero) che il tempo passa solo dal prima al poi allora è vero che la vecchiaia e la morte sono inevitabili”. Tale affermazione è coerente con la comprensione scientifica e logica del tempo.
Giorgio, la tua grande passione per il dialogo ti ha spinto a sfruttare, senza indugio, l’occasione e la possibilità di dialogare con una macchina “intelligente”. Il risultato è stato un lavoro pregevole.
Non mi resta che farti i miei più sentiti complimenti.
Un caro saluto.
Con sincera stima,
Raffaele
Carissimo Raffaele,
tu non puoi immaginare quanto piacere mi faccia questa tua recensione.
Ti ringrazio di cuore per l’attenzione che hai prestato a questo esperimento.
Come avrai letto, raramente mi è capitato di incontrare persone che condividano questa filosofia. Anzi ho trovato spesso persone, anche di alta preparazione culturale, che hanno mi hanno dato dell’ingenuo, del presuntuoso o peggio.
Come tu hai ben capito, e come risulta dal “giudizio” calcolato dagli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale, si tratta invece di una filosofia che si misura seriamente con i problemi più importanti del pensare, del vivere e del convivere umano. Per altro, come pure avrai letto, questa filosofia è alla portata di un bambino di otto anni e, in realtà, non è neppure “mia”: è presente nella mente di ogni essere umano in tutti i tempi e luoghi. E qualsiasi persona che abbia la pazienza di riflettere potrebbe scrivere un libro sui temi in questione molto meglio di me.
In particolare penso che Raffaele Vairo sarebbe molto più bravo di me a trattare e sviluppare la materia. Anzi mi aspetto che lo faccia. Sarebbe una cosa bellissima.
Ti ringrazio ancora e ti saluto con viva cordialità e amicizia.
Giorgio
Si può mettere a confronto una intelligenza umana con una intelligenza artificiale e verificare se hanno basi comuni? Si possono spiegare i fondamenti della coscienza, del pensiero, della logica e della morale? È quello che fanno nel corso di un dialogo avvincente Giorgio Pizzol e ChatGPT, la ormai popolare Intelligenza Artificiale nata nel 2022. La loro conversazione filosofica è un sintetico, ma importante contributo alla costruzione del nostro futuro possibile, ovvero del mondo nuovo basato sul rapporto tra l’uomo e la macchina.
Gentile Sergio,
la ringrazio vivamente per aver prestato attenzione a questo esperimento di conversazione fra un’intelligenza umana e un’intelligenza artificiale sui temi, a mio parere, più importanti del vivere e del convivere umano. Vedo che lei ha colto il messaggio essenziale che questo piccolo libro si è permesso di inviare ai lettori: la macchina dell’IA, come tutte le macchine, può (e quindi deve) essere utilizzata dagli esseri umani per migliorare la loro capacità di comprendere il mondo e per accrescere la loro capacità di comprendersi e di aiutarsi reciprocamente. Con l’occasione vorrei ribadire la mia convinzione, più volte ripetuta nel libro, che chiunque può ripetere l’esperimento di dialogo con l’IA per verificare di persona la validità degli argomenti esposti a sostegno della “filosofia elementare” in questione. Da quanto capisco dal suo commento immagino che che lei lo farà senz’altro. Le assicuro che sarò a sua disposizione per dialogare con lei sui risultati del suo esperimento. La prego di gradire i miei più cordiali saluti.