I vaccini sono la nuova “commodity” che piloterà le borse mondiali!
La parola più comune che viene pronunciata insistentemente in ogni telegiornale è “vaccino”, ormai è come un “mantra”, il suo eco risuona in qualsiasi trasmissione.
Non sono uno scienziato e non voglio entrare in questioni etiche riguardo la bontà di vaccinarsi o meno, io mi occupo di Acquisti e sono sensibile ai temi relativi all’economia, quindi a quei fenomeni che condizionano i prezzi delle materie prime ed i costi dei prodotti sui mercati.
Per oltre trent’anni mi sono occupato di gestire i prezzi delle filiere della fornitura nel settore metalmeccanico e la mia attenzione è sempre stata rivolta ai marcatori di mercato come il petrolio, il rame, il nickel, l’alluminio e tanti altre commodities, che ogni giorno fluttuano sui listini di borsa.
Ovviamente le materie prime di cui parlo sono soggette alla variazione della domanda e dell’offerta mondiale e spesso sono influenzate dai fenomeni socio politici (guerre, disastri naturali, nuove tecnologie, mode…). Queste dinamiche spesso generano speculazioni economiche che inevitabilmente si ripercuotono sui consumatori.
Dagli anni Ottanta ad oggi sono stati rari i casi nei quali i mercati hanno subito forti turbamenti a causa delle epidemie. Non ricordo situazioni nelle quali le industrie farmaceutiche abbiano influenzato le politiche produttive ed i costi delle materie prime nel settore metalmeccanico. Solo le influenze stagionali (che, però, sono cicliche e prevedibili) e l’epidemia di SARS nel 2003 hanno creato delle turbolenze significative sulla logistica distributiva e sui costi di produzione, ma si parla di crisi, più o meno locali, che sono state risolte nell’arco di pochi mesi.
Con il 2020 si è aperto un nuovo fronte: quello sanitario, in grado di governare gli andamenti di tutti i mercati, sia in termini di domanda/offerta, sia riguardo i parametri riferiti ai costi (incluse le materie prime).
La pandemia di Covid19 ha dimostrato la fragilità dei governi a livello mondiale e la grande vulnerabilità dell’economia globale, entrambi sensibili a regole assolutamente inedite.
Gli esempi più lampanti della fragilità del nostro sistema socio-economico
Primo lockdown in Cina (gennaio 2020): blocco delle esportazioni delle merci e delle componenti verso l’Occidente, semi-paralisi delle grandi industrie (come l’automotive) in USA ed Europa, primo vertiginoso calo del prezzo del petrolio (causato dalla revoca dei contratti di approvvigionamento cinesi).
Lockdown globale a marzo: caduta vertiginosa del prezzo delle principali materie prime, eccetto i materiali necessari a produrre DPI sanitari e farmaci, crollo del settore terziario (trasporti, turismo, fiere internazionali…).
Perdurare della pandemia nei mesi estivi: crollo del PIL ed indebitamento di tutti i governi, aumento vertiginoso della disoccupazione ed accensione degli ammortizzatori sociali per sostenere la popolazione.
Seconda ondata pandemica in ottobre: ripresa a pieno titolo dell’economia cinese, paralisi dell’Occidente, turbolenza sui mercati delle materie prime in rialzo per la domanda cinese.
Attuale situazione (dicembre): l’annuncio dei vaccini riaccende la speranza sui mercati per un’imminente ripresa dell’economia in generale e spinge al rialzo le borse mondiali.
Proprio quest’ultimo fattore, relativo ai vaccini, sta creando un fenomeno assolutamente inedito: sorprendentemente si nota che il prezzo del petrolio e delle principali materie prime per l’industria è legato alle tempistiche di omologazione dei vaccini ed alla relativa programmazione di somministrazione del farmaco alla popolazione.
Di conseguenza la ripresa economica sarà differente per ogni singolo stato.
Davanti a questo insolito scenario la mia attenzione è stata attirata da alcune notizie che ho cercato di interpretare e di assemblare tra di loro, al fine di costruire un’opinione di quello che sta accadendo e di cosa potremmo aspettarci per il futuro.
Provo a farne una sintesi elencando alcuni titoli che ho prelevato dai media e lascio al lettore i link da aprire qualora gradisse fare un approfondimento.
Le notizie della stampa
Wall Street scommette sul vaccino anti-Covid, in ginocchio i fondi ribassisti del petrolio.
Un’attenta analisi (6 dicembre) del giornalista Mauro Bottarelli riguardo l’andamento della borsa americana di fronte all’annuncio della Pfizer di dimezzare le quote di vaccino vendute sui mercati e la correlazione con l’andamento del prezzo del petrolio “agganciato” alla distribuzione del vaccino.
Vaccino e medicina ad alta tecnologia, la nuova via della seta cinese ora è sanitaria.
Un bell’articolo (6 dicembre) di Maria Novella Rossi che illustra, in maniera lucida e sintetica, il giro d’affari che l’industria farmaceutica cinese (in competizione con le concorrenti russe, americane ed europee) sta cominciando a cavalcare sui mercati.
Da segnalare l’attenta analisi riguardante la Cina, che si appresta a diventare la più grande produttrice di vaccini al mondo e che probabilmente fornirà il farmaco agli stati del Sud Est Asiatico, in America Latina ed in Africa. Un mercato di miliardi di dosi che spingerà l’intera economia cinese!
L’oscuro business dei vaccini.
Un reportage della Televisione Svizzera (12 novembre), condotto assieme a “Medici Senza Frontiere”, che pone l’accento sull’enorme spesa pubblica affrontata da ogni nazione e sulla velocità d’approntamento del vaccino. Un’accelerazione, spinta caldamente da ogni singolo stato, che mette in ombra la trasparenza dell’iter di validazione del farmaco. Senza parlare della gara commerciale che si è scatenata, a livello mondiale, tra le aziende farmaceutiche in forte competizione per assicurarsi quote di prodotto e le esclusive di fornitura.
Di certo una situazione totalmente anomala con un volume di affari incalcolabile.
Come funziona il business dei vaccini
Un servizio di Report (15 novembre) che mette in luce l’assoluta volontà delle case farmaceutiche di disporre delle esclusive di distribuzione del proprio vaccino, fino ad arrivare all’ottenimento del brevetto privato del farmaco. Quindi non sarà più sostenibile la definizione: “La corsa all’antidoto del Covid19 è spinta da una comune cooperazione scientifica a fini umanitari”.
Il nuovo business della malavita è il vaccino “taroccato”
Un’inchiesta (6 dicembre) curata dal giornalista Davide Illarietti del network svizzero TIO, che informa dell’allarme internazionale sollevato dall’Interpol riguardo alla commercializzazione di materiale contraffatto: dai kit diagnostici, ai DPI, fino ad arrivare addirittura ai vaccini che da gennaio saranno immessi sui mercati.
La mia sintesi
Insomma (senza volere entrare nei temi scientifici ed in quelli etici riguardo l’uso dei vaccini) con questa raccolta di informazioni e con la lettura che ho elaborato, desidero sottoporre al lettore la mia estrema sintesi:
“L’economia del secolo è già in mano alle aziende farmaceutiche, le quali stanno dimostrando di poter polarizzare i mercati e di dettarne le regole”.
Nello stesso tempo sarà inevitabile assistere al tramonto delle lobby industriali che hanno caratterizzato l’economia mondiale (e le speculazioni) dal XX secolo ad oggi, mi riferisco principalmente al petrolio, alla chimica ed alle armi convenzionali.
Nel corso professionale sugli Acquisti, che tengo presso le aziende, già parlo di economia, dei trend di mercato delle materie prime legati ai fenomeni sociopolitici e della relativa contrattualistica. Adesso, però, dovrò aggiornare le mie slides approfondendo la conoscenza riguardo il settore farmaceutico e cercherò di approntare delle statistiche che legano le più comuni commodities allo sviluppo ed alla diffusione degli antidoti del Covid19.
Guai a chi mi dirà che i vaccini sono il risultato della scienza per il benessere del genere umano, omettendo che sono innanzitutto il più grande business in assoluto, cui tutti i ricchi ed i potenti del mondo stanno puntando!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Io credo che l’attuale sia l’era del “benpensantesimo” ovvero l’era in cui le politiche sociali e la narrativa descrivono tutto in termini di politicamente corretto e dunque tutto appare come lineare e plausibile.
Nel periodo del benpensantesimo si potrebbero scoprire però delle narrative opposte se solo si spegnesse la TV dei vari Fazio e Littizzetto, Mentana e Gruber, Gilletti e Venier e si iniziassero ad usare le proprie facoltà critiche, non ci vuole nemmeno molto per rendersi conto che una società psicotica pre-covid si è trasformata in una società psicopatica con il Covid.
Cosa pretendere dalle nuove generazioni se non problemi su problemi e ancora problemi, nessuno si rende conto che al di là dell’abominio della scuola con le varie decisioni di demenzialità olimpica come i banchi rotellati, le maschere, la didattica a distanza, i gel e quant’altro otterremo una generazione di persone rovinate?
Adesso nessuno che si renda conto che un virus che è curabilissimo con varie tecniche, che il buon Pezzali ha elencato in altri post, alle quali si aggiunge da ieri il Molnupiravil che debella il virus in 24 ore e che non richiederebbe assolutamente lockdown, arresti domiciliari e ORRORE vaccinazione di massa!. Sarebbe doveroso andare oltre il politicamente corretto e dire che i medici che sostengono la PERICOLOSITÀ di questa NUOVISSIMA generazione di superfarmaci come sono i vaccini a mRNA ha già dimostrato di creare morti e paralisi in soggetti sani e forti nell’arco di breve tempo, Ma vi rendete conto che medici con un cv estremamente prestigioso in campo medico e non solo come Salvatore Rainò, Giulio Tarro, Didier Raoult e molti altri hanno messo nero su bianco le loro serie perplessità sul tema concordando per vie indipendenti tra di loro ciò che ha detto in un intervista un altro stimatissimo medico tedesco Bhakdi Sucharit:
https://www.byoblu.com/2020/12/08/censurato-da-youtube-ecco-il-pensiero-di-sucharit-bhakdi-sul-vaccino-anticovid-19/
ma vi rendete conto che dopo meno di un anno di emergenza presunta per il virus ma di emergenza CERTA per le attività economiche un governo di traditori della peggior specie ha firmato la modifica del MES consumando un TRADIMENTO ASSOLUTO nei confronti degli italiani e della costituzione consegnando il paese UFFICIALMENTE al default? Siamo terzo mondo! Il trattamento riservato dal criminale e genocidiario progetto europeo alla Grecia è stato inflitto all’Italia nel momento di debolezza più alto. Ma voi vi fidate adesso a farvi iniettare in vena qualcosa che viene deciso da gentaglia maledetta che ci sta UFFICIALMENTE ROVINANDO politicamente, socialmente e fisicamente e che decide di dar mandato alle pluricondannate ovvero a dei criminali seriali delle case farmaceutiche di fare una vaccinazione di massa???
Qui non c’è solo la patina degli interessi c’è in atto un’offensiva pesante contro l’umanità. Chi ha orecchie per intendere prenda decisioni responsabili per se e per i propri cari, gli altri non possano mai dire di non essere stati avvisati. L’era dei benpensanti è finita, c’è una societa in brandelli da riprendere in mano.
I vaccini sono la nuova “commodity” che piloterà le borse mondiali! Lei scrive. Quelle alimentari.p.es. modificano il rendimento a seconda dell’andamento del, diciamo, clima. Per la commodity vaccino, sorgeranno tanti centri chimici che produrranno tante malattie-pandemie per poi guadagnare con i vaccini salvapopoli. Così tera-tera. Come dice il nostro Inno ufficiale “ siam pronti alla morte “ Avanti popolo !
Avanti crisantini
Leggo in una risposta precedente:
“…io non appartengo alle categorie a rischio, quindi non necessito di quel vaccino, come non ho mai fatto il vaccino per l’influenza. Curo il mio stile di vita ed il mio sistema immunitario …”
Devo quindi dedurre che, secondo lei, tutte le persone che durante quest’anno si sono ammalate o si stanno ammalando sono persone che appartengono alle “categorie a rischio” oppure, come unica possibile alternativa, persone che non curano il proprio stile di vita e il proprio sistema immunitario?
E che, di conseguenza, coloro che con dichiarato amaro stupore si sono ammalati pur convinti di essere “giovani” e in buona salute e in forma fisica e attenti ecc. ecc. devono essere per forza dei bugiardi oppure persone che erano “a rischio” e non lo sapevano?
Anche io, sulla carta, non dovrei essere a rischio, però non riesco proprio ad avere le sue rassicuranti certezze né a trovare, nella situazione attuale, dei razionali motivi per alimentarle. E questo, lo ammetto, mi procura una certa quale sincera invidia, perché se ci riuscissi trascorrerei questo periodo molto più serenamente, per lo meno per quanto riguarda le preoccupazioni relative alla salute (mia e delle persone che mi sono care).
PS. Faccio peraltro notare che quando si parla di “categorie a rischio” non ci si riferisce al rischio di contrarre il contagio e di ammalarsi ma al rischio che la malattia, una volta avviata, si “abbini” ad altre problematiche o peculiarità già esistenti (e non necessariamente note al paziente) innescando conseguenze molto gravi. Sono due rischi parecchio diversi, mi pare.
Egr. Armando
La situazione oggi riguardo la conoscenza del virus e le cure per evitare l’insorgenza della polmonite, è radicalmente diversa rispetto allo scorso marzo.
Quindi, senza entrare in tematiche mediche di cui non ho la competenza, cercando di rimanere razionali e tralasciando il terrore diffuso dai media, prendo in considerazione questi tre fattori:
1) l’indice di mortalità del covid19 oggi è relativamente basso (il numero dei morti è simile a quello dell’influenza negli anni scorsi)
2) se nel prossimo futuro le cure mediche saranno somministrate tempestivamente ai pazienti la mortalità sarà ulteriormente ridotta (lo vediamo già con la percentuale dei malati che vanno in terapia intensiva rispetto lo scorso marzo)
3) il virus risulta mortale per la maggiore quando il paziente è già affetto da altre patologie
di conseguenza, mi considero in una categoria non a rischio ed onestamente, oggi, ho più paura di ammalarmi di tumore che di covid.
Questo non significa che non credo alla letalità del virus e sono assolutamente d’accordo nell’uso della mascherina e nel distanziamento fisico, ma non vedo l’urgenza per il quale io mi debba vaccinare.
Questa è la mia opinione e penso di avere il diritto di pensare con la mia testa.
Buona serata
Ognuno di noi, ovviamente, ha il sacrosanto diritto (se non il dovere) di pensare con la propria testa e di avere, quindi, opinioni e pensieri personali. Questo non significa, però, che ogni nostra opinione sia corretta.
Personalmente, alla luce delle notizie che arrivano non tanto dai “media” (che esagerano sempre, da sempre, per loro stessa natura) quanto dalle strutture sanitarie, penso che preoccuparsi solo della “mortalità” sia un po’ riduttivo, perché se è vero che i morti sono (relativamente) pochi e magari pure discutibilmente conteggiati è anche vero che tante persone, pur non morendo, affollano gli ospedali e soffrono parecchio e per parecchio tempo, in una situazione di continua e inquietante incertezza sull’efficacia delle “cure”, le quali tra l’altro, essendo la malattia ancora molto meno conosciuta di quanto servirebbe, non sono ancora in grado di “curare” in maniera mirata ma si limitano a contrastare gli effetti. Ritengo, insomma, che contrarre questa insidiosa malattia possa essere tutt’altro che una passeggiata anche se la si prende in forma “non mortale”.
Certo, se fossi proprio costretto a scegliere tra un serio infortunio ad una mano e una frattura della spina dorsale opterei probabilmente per il taglio perché in linea di massima mi fa meno paura, ma questo non mi pare un buon motivo per non indossare i guanti quando faccio certi lavori o maneggio certi attrezzi.
La questione del vaccino può essere molto meno “personale” di quanto si può pensare, specie quando si parla di infezioni che possono essere trasmesse a terzi anche da persone che si sentono benissimo. La mia scelta di non vaccinarmi, infatti, può tradursi in un rischio non (solo) per me ma per le persone che con me entrano in contatto, a cominciare da quelle con cui convivo. E lì il discorso si complica.
Comunque i miei recenti interventi in questo “blog” avevano il solo scopo di capire meglio il suo pensiero in materia, senza intenti di altro genere. A questo punto ritengo di aver capito e di aver quindi raggiunto il mio scopo, anche se le mie domande di lunedì non hanno avuto esplicita risposta.
Pertanto qui mi fermo, ringraziando per lo spazio che mi è stato concesso.
Grazie a lei per aver contribuito ad animare il blog!
I miei articoli riguardano spesso l’influenza comunicativa dei media che in questo periodo sono impazziti!
Le faccio un esempio, per decenni sono stato un assiduo lettore del Corriere della Sera (lo descrivo anche nel mio libro “Lettere di gioventù), ho sempre considerato quel quotidiano una fonte autorevole (anche se non indipendente), oggi leggo articoli sul Corriere che mi fanno inorridire.
In ogni caso, per tener vivace la nostra conversazione, cosa succederà se la ricerca pubblicata su Nature riguardo la contagiosità degli asintomatici sarà confermata?
Vedi articolo: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/covid-19-ecco-cambia-ruolo-degli-asintomatici-1908108.html
Buona giornata
“La scelta è vasta, i virologi intasano le librerie. Avanti così e il prossimo Premio Strega lo fanno allo Spallanzani. Se l’iter di approvazione dei vaccini dovesse essere più rapido del previsto, l’Italia è pronta o no ad accelerare la sua campagna di vaccinazione?”
L’Italia sarà pronta… un po’ meno lo saranno gli italiani.
È superfluo confermare che i vaccini sono una delle più grandi scoperte della medicina a favore dell’ uomo. Che attorno ad essi si sviluppino interessi economici e perfino geopolitici colossali, a prescindere da latitudini longitudini o dfferenti sistemi di governo è altrettanto evidente. E dunque? Egr. Pezzali lei avrà mica la ricetta magica per cambiar le cose…
Egr. Michele
La mia è un’analisi economica!
E se ha letto l’articolo, lo preciso ben due volte.
Purtroppo la nostra economia è sempre stata schiava delle lobby, oggi, dopo petrolio, armi, chimica… è il turno dell’industria farmaceutica!
Di interessi e speculazioni bisogna parlare, lasci perdere la filastrocca dell’industria del farmaco che salva l’umanità…
Buona serata.
Non mi risulta che l’industria del farmaco si sia mai proposta come “salvatrice della umanità”. Essa si occupa semplicemente di trovare rimedi contro le malattie. Ha molta importanza e successo e tornaconto, visto che delle malattie da sempre ogni essere umano vorrebbe fare a meno. Ripeto che se lei Egr. Pezzali conosce una ricetta realistica (mai scoperta finora) che riesca a dissociare ” interessi e speculazioni” dall’ agire dell’uomo le sarei grato se la volesse divulgare in dettaglio. La umanità intera gliene sarebbe grata! Il resto è utopia, se si è in buona fede; o puro esercizio di dialettica antagonista.
Ps: nel concreto, lei le vaccinazioni di massa (planetarie) anticovid le farebbe o no? come uscirebbe dalla pandemia?
Egr. Michele, la risposta al suo primo quesito è nel fatto che sono ben consapevole che l’industria farmaceutica è formata da imprese private che devono fare profitto… ma un conto è fare profitto, un altro è brevettare i farmaci e chiederne l’esclusiva di vendita.
Il vaccino dell’epatite C ne è la più lampante dimostrazione! L’India ha scelto di infringere il brevetto ed il farmaco in quel paese è alla portata di tutti! (vedi https://www.repubblica.it/salute/medicina/2016/02/26/news/epatite_c_india_avvia_istruttoria_su_brevetto_sofosbuvir-134296038/).
Quindi sarebbe buona cosa che anche il vaccino per il Covid-19 non fosse brevettato, ma a quanto pare, lo può leggere sugli articoli allegati al mio post, la scelta delle case farmaceutiche è tutt’altra.
Al secondo quesito le ho già risposto qualche giorno fa, io non appartengo alle categorie a rischio, quindi non necessito di quel vaccino, come non ho mai fatto il vaccino per l’influenza.
Curo il mio stile di vita ed il mio sistema immunitario, questo non significa che sono contro ai vaccini, io sono regolarmente vaccinato contro il il tetano, la polio, l’epatite…
Riguardo l’uscita dalla pandemia, penso che prima o poi, gli studi in corso daranno delle risposte e col tempo (sempre troppo tardi) sapremo come gestire questo tipo di epidemie.
Infatti penso che in futuro virus analoghi si ripresenteranno.
La cosa importante è quella di ascoltare e di prendere in considerazione tutti i canali di informazione, anche quelli indipendenti.
Purtroppo sappiamo che quando ci sono in gioco decine di miliardi di euro la trasparenza diventa un’utopia.
Buona Festa dell’Immacolata.