Formazione, formazione e ancora formazione!
La formazione professionale, le soft skill e l’aggiornamento continuo sono gli ingredienti della ripresa!
Penso fermamente che la formazione degli addetti di un’impresa, dall’operaio al manager, è il nutrimento che fa la differenza nel far crescere, o meno, il business di un’azienda!
E non lo dico solo per interesse nei confronti della mia professione.
Lo vediamo tutti i giorni attraverso le ricerche di personale qualificato nelle società che stentano a trovare validi candidati, nelle imprese che, pur avendo fatto ingenti investimenti, non riescono a “far tornare i conti” per la mancanza di talenti in azienda.
Oggi, inoltre, siamo attanagliati da una crisi senza precedenti e qualsiasi inefficienza o inadeguatezza nel flusso aziendale viene enormemente amplificata.
Recovery plan
La speranza per la ripresa economica ci viene sbandierata ogni giorno dai mass media.
Ogni giorno sentiamo parlare di quei “duecento e più miliardi” del recovery fund che l’Europa ci “farà piovere addosso”…
Ebbene a riguardo ho due grandi aspettative:
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la prima è che il recovery plan non sia solo un miraggio, che non sia una somma di denaro che una volta erogata si trasformi in un enorme debito pubblico;
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la seconda riguarda proprio la destinazione di quei soldi che, dal mio punto di vista, dovranno essere utilizzati in maniera parsimoniosa ed in buona parte a vantaggio del capitale umano aziendale.
Quindi spero che una buona parte di quei fondi venga convertita in investimento sulla professionalità dei lavoratori al fine di aumentarne le competenze professionali e senza tralasciare la ricerca&sviluppo: vitale per ogni settore d’impresa.
Come italiano non posso esimermi nel formulare questi interrogativi:
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Saranno pronti i nostri governanti a dirottare, in maniera opportuna, parte del recovery fund alle industrie ed alle PMI?
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Saranno pronti i nostri imprenditori ad utilizzare quei soldi con l’intento di fare crescere tutto il sistema economico e non solo il loro profitto?
E’ una scommessa che presto vedremo giocare sul tavolo del Governo Draghi!
Anch’io “sono in gioco”: la mia attività è rivolta alla consulenza aziendale delle imprese che vogliono efficientare i loro processi legati alla Supply Chain ed alla formazione del personale addetto agli Acquisti.
Sono mesi che vedo calma piatta all’orizzonte, i corsi di formazione professionale sono pressoché fermi per la difficoltà di insegnare in presenza.
Anche i corsi on line, dopo una prima entusiastica partenza, sono vissuti ora come “fumo negli occhi”, perché i lavoratori, dopo mesi di smart working forzato, sono diventati riluttanti a sostare ore davanti ad un video.
Sull’altro versante, le aziende vogliono intraprendere percorsi di miglioramento ma sia la difficoltà di lavorare in presenza, sia l’incertezza che si respira sui mercati, hanno posto in stand-by i budget per moltissime iniziative.
Ebbene, penso che in questo caso io possa fare da “sensore” riguardo la situazione che sto denunciando, per mia indole sono un ottimista e credo nella ripresa che prima o poi arriverà.
Ad aprile il corso in UNISEF
Il prossimo aprile partirò con il corso di formazione sul Procurement dal titolo:
“LA TRASFORMAZIONE DEL PROCUREMENT IN “ENTE DI PROFITTO”
Le nuove leve che contraddistinguono il procurement, cuore della supply chain, del “dopo pandemia”,
che terrò per UNISEF. Il corso, della durata di 20 ore (5 incontri di 4 ore ciascuno), si terrà ovviamente on line, (vedi link) mi auguro che ci saranno sufficienti adesioni, altrimenti sarà rinviato, come è accaduto per altri webinar negli ultimi mesi.
Sono fiducioso che il motore della formazione (almeno per quello che riguarda la mia competenza) si avvierà, ci sentiremo su queste pagine nelle prossime settimane!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)