Il calcolo dei costi standard KPI – Da “Il mondo degli Acquisti”
Come ho descritto nei precedenti articoli l’attività relativa alla formulazione dei costi standard, nell’ambito del budget degli acquisti, è un processo che generalmente coinvolge l’area procurement da settembre a dicembre.
Abbiamo visto tutti i passaggi compresi in questa attività e soprattutto le competenze che bisogna esercitare; quindi, l’attività di budget degli acquisti si trasforma da “esercizio finanziario” a “motore del sourcing” in grado di generare la strategia degli acquisti. Non dimentichiamo però che il costo standard viene utilizzato per definire il prezzo del prodotto, quindi esso concorre alla formulazione dei listini di vendita.
Varianza negativa
Un approccio troppo cauto rischia di penalizzare il listino di vendita e quindi di fare perdere competitività ai prodotti immessi sul mercato dall’azienda (“Mi tengo dalla parte della ragione così dimostro di avere risparmiato”).
Varianza positiva
Un approccio troppo sfidante rischia di essere pericoloso per il conto economico dell’azienda se i prezzi sul mercato risultano sottocosto (“Immagino risparmi non realistici e mi sbilancio”).
Il successo dello zero
Un approccio mediato tende a privilegiare entrambi gli aspetti e, in generale, è quello consigliato (la varianza: medio act/std deve tendere allo zero).
Questa pillola fa parte di un nuova serie di video che descrivono le tematiche inerenti al budget degli acquisti, approfondisci l’argomento guardando il video caricato sul mio canale YouTube (fai click e vedi ora) e non perdere i prossimi video!
L’articolo ha preso spunto dal libro “Il mondo degli Acquisti” (vedi l’estratto del testo e l’elenco dei capitoli), è il 106° articolo, di una serie che pubblicherò sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
Daniele Pezzali consulente e formatore in Procurement
Visita: www.danielepezzali.com