Il metodo Kanban – Da “Il mondo degli Acquisti”
Kanban termine giapponese che letteralmente significa Kan (看) “visuale”, Ban (板) “segnale”, indica un elemento del sistema just in time di reintegrazione delle scorte, a mano a mano che vengono consumate, utilizzando la logica del supermarket.
Questo sistema di approvvigionamento e di gestione delle scorte nasce negli anni Cinquanta dal Toyota production system (TPS) e fonda le sue radici nella logica del lean manufacturing. È da diversi anni che il metodo kanban è stato adottato anche da noi in Europa in molte aziende manifatturiere; ciononostante è ancora poco conosciuto e viene spesso applicato senza coglierne tutti i benefici.
L’obiettivo del kanban è di evitare la sovrapproduzione che è lo spreco più impattante sulle performance di un sistema produttivo.
Il kanban è un metodo operativo per far circolare le informazioni in modo sistematizzato all’interno dell’azienda ed eventualmente tra azienda e fornitori eliminando la necessità di sistemi complessi di programmazione della produzione.
Il kanban si configura come un cartellino quadrato che contiene le informazioni necessarie per produrre, acquistare o movimentare componenti e materiali nel sistema produttivo. Di conseguenza il kanban rappresenta il motore dell’attività dell’azienda gestendo in modo automatico la quotidianità degli ordini di lavoro, consentendo ai responsabili di occuparsi di risolvere le criticità e di sviluppare i miglioramenti del sistema.
I kanban si possono distinguere in due grandi tipologie
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I kanban di movimentazione o di trasporto che servono per spostare componenti e materiali verso un processo produttivo
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I kanban di produzione che rappresentano veri e propri ordini di produzione mediante i quali si autorizza il processo a monte a produrre un certo componente per un processo a valle.
L’approvvigionamento tramite kanban e l’asservimento in linea con il metodo del supermercato sono concetti che spesso vengono introdotti in azienda attraverso la riprogettazione del lay-out di fabbrica, la reingegnerizzazione dei processi produttivi e la trasformazione della logistica. Quindi, spesso, gli sponsor che si fanno carico di introdurre il nuovo metodo in azienda sono il direttore di produzione e il direttore delle operation, mentre il procurement, pur venendo coinvolto direttamente, talvolta assume un atteggiamento passivo nei confronti dei cambiamenti indotti dal kanban.
Cominciare un progetto di kanban, partendo dal procurement
Qui di seguito ecco il tracciato da seguire:
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Procedere alla mappatura dei codici d’acquisto alto-rotanti, in particolar modo di quelli a basso valore aggiunto ma con forte impatto sulla gestione operativa (prodotti difficili da contare, per esempio minuterie, siliconi, colle, lubrificanti, vernici, materiali a consumo, packaging, ecc.). Lo stesso esercizio è possibile compierlo anche attraverso la segmentazione del portafoglio acquisti (diagramma di Kraljic).
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Selezionati i materiali idonei al kanban, è necessario procedere con l’esame attento dei fornitori coinvolti per evidenziare (ed eliminare) eventuali sorgenti ridondanti e verificare le distanze per garantire un rifornimento veloce con bassi costi di trasporto applicando il sistema milk run (1).
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Pianificare gli incontri per il coinvolgimento del fornitore, in quanto occorrerà stipulare un nuovo accordo commerciale, infatti dimensionare un kanban senza interagire con il fornitore è profondamente sbagliato. Il fornitore può avere dei lotti minimi o multipli di produzione, oppure dei vincoli tecnologici che vanno assolutamente considerati nel calcolo dei parametri.
(nei prossimi articoli parlerò dei vantaggi del kanban).
Questa pillola fa parte di una nuova serie di video/articoli che descrivono l’impatto della Lean procurement, approfondisci l’argomento guardando il video caricato sul mio canale YouTube (fai click e vedi ora) e non perdere i prossimi video!
L’articolo ha preso spunto dal libro “Il mondo degli Acquisti” (vedi l’estratto del testo e l’elenco dei capitoli), è il 96° articolo, di una serie che pubblicherò sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
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Daniele Pezzali consulente e formatore in Procurement
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(1) Il termine milk run (letteralmente: “corsa del latte”), nella logistica e nei trasporti si riferisce a un tipo di viaggio o percorso di consegna regolare e ripetitivo, solitamente effettuato da un camion (navetta), che raccoglie e consegna merci in diverse località lungo il tragitto previsto.