La descrizione dello schema della Matrice X – Da “Il mondo degli Acquisti”
Operare con la X Matrix consente di evitare tutte quelle criticità (attività ridondanti, ritardi, errori di comprensione e comunicazione, contrasti, non raggiungimento degli obiettivi, ecc.) tipiche di un progetto gestito con una organizzazione classica (vedi anche precedenti articoli: 120 e 121).
Nel disegno qui sopra è riportata la struttura semplificata della matrice X, i quattro punti cardinali servono da guida nel sistema, chiamato anche Oshin Kanri, per la definizione di un piano di obiettivi in accordo al Lean Management.
La lettura della matrice parte da sud e ruota in senso orario:
-
SUD: il Top Management definisce gli obiettivi di largo respiro e a lungo termine (da 3 a 5 anni);
-
OVEST: dagli obiettivi a lungo termine vengono definiti e dettagliati i target annuali da assegnare ai manager;
-
NORD: i manager tracciano i percorsi, le azioni e le priorità necessari per raggiungere gli obiettivi annuali e li declinano ai loro collaboratori;
-
EST: il team definisce i KPI per verificare di essere sulla buona strada nel raggiungere gli obiettivi annuali.
-
Ogni obiettivo viene assegnato al team competente e, per ogni specifica attività, sarà responsabile solo una persona.
-
L’Hoshin Kanri
è una potente metodologia che consente all’azienda di concentrarsi sul miglioramento continuo e comporta i seguenti benefici:
-
definire gli obiettivi strategici in accordo alla visione dell’azienda per il medio-lungo termine (3-5 anni);
-
individuare il dettaglio degli obiettivi nell’anno in corso, con la quantificazione dei risultati attesi;
-
collegare gli obiettivi di ciascun reparto agli obiettivi strategici;
-
mantenere il focus sugli obiettivi;
-
identificare i percorsi e le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati;
-
definire gli indicatori chiave con cui saranno monitorati gli stati di avanzamento;
-
comunicare con trasparenza e allineare i dipendenti verso gli obiettivi;
-
facilitare la gestione dei conflitti;
-
fornire gli elementi che favoriscono lo spirito di squadra e la collaborazione;
-
ripartire le responsabilità alle singole persone coinvolte per ciascun obiettivo.
Per raggiungere questi risultati è indispensabile avere, per ciascun obiettivo assegnato, il costante monitoraggio delle azioni e dei KPI attraverso una rappresentazione schematica (visual) di immediata e facile interpretazione.
A proposito dell’argomento descritto in questo articolo puoi vedere il videoclip caricato sul mio canale YouTube (clicca qui) e non perdere i prossimi aggiornamenti!
I contenuti citati hanno preso spunto dai libri “Il mondo degli Acquisti” (vedi l’estratto del testo e l’elenco dei capitoli) e “La Lean osservata dalla prospettiva del procurement (vedi indice ed estratto dei capitoli).
Questo articolo è il nr. 122 e fa parte di una serie che sto postando sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
Daniele Pezzali consulente e formatore Procurement
Visita: www.danielepezzali.com