La Lean nel Procurement – Da “Il mondo degli Acquisti”
Con questa pillola entriamo a pieno titolo nel “Lean Procurement” per esplorare come la Lean può essere applicata ai processi della funzione acquisti.
Possiamo immaginare un circolo virtuoso con sette distinte attività, in questa prima fase mettiamo a fuoco il programma di lavoro e nei prossimi articoli esploderò ciascuno di questi temi fornendone il dettaglio.
1. Mappare e qualificare i fornitori
In questa fase iniziale, il buyer identifica e mappa il parco fornitori attraverso l’analisi ABC e il diagramma di Kraljic, di conseguenza seleziona i fornitori più importanti con i quali lanciare i progetti di miglioramento.
2. Individuare i fornitori da inserire in ottica Lean
I fornitori selezionati che dimostrano di adottare già pratiche Lean vengono considerati prioritari per lanciare le azioni di miglioramento (comunicazione snella, trasporti ottimizzati, kanban, just in time…), con gli altri fornitori il processo di inserimento Lean dovrà essere valutato e accompagnato.
3. Condividere KPI e Obiettivi con i fornitori
Per garantire una stretta collaborazione e un allineamento comune degli obiettivi, vengono definiti KPI (Key Performance Indicators) e obiettivi chiari e misurabili. Questi parametri di performance vengono condivisi con i fornitori, incoraggiando la trasparenza e la responsabilità condivisa nel raggiungimento di risultati di qualità, tempestività e costi.
4. Gestire le Non Conformità
Nell’ambito di una partnership Lean, è essenziale affrontare tempestivamente le non conformità. Se un fornitore non rispetta gli standard di qualità o i requisiti concordati, vengono intraprese azioni correttive per individuare la causa radice del problema e stabilire soluzioni a lungo termine.
5. Sviluppo e miglioramento dei processi interni (lato cliente-buyer)
Miglioramento continuo dei processi di procurement interni relativi alla contrattualistica, all’emissione degli ordini e dei flussi di comunicazione indirizzati verso i fornitori.
6. Sviluppo e miglioramento dei processi esterni (lato fornitore)
Parallelamente al miglioramento dei processi interni, il buyer collabora attivamente con i fornitori per identificare e implementare miglioramenti nei loro processi. Questo coinvolgimento può includere la formazione sulle pratiche Lean, il supporto tecnico e il trasferimento di conoscenze per aiutare i fornitori a raggiungere standard più elevati di qualità e prestazioni.
7. Ricominciare da capo in ottica KAIZEN
Il ciclo virtuoso della Lean nel procurement non ha una fine definita; piuttosto, si basa sul concetto di “Kaizen”, ovvero il miglioramento continuo.
Una volta che tutte le attività sono state eseguite, il processo ricomincia dall’inizio, iterando costantemente attraverso le fasi per perseguire il perfezionamento dei processi, la scoperta di nuove opportunità di miglioramento e l’ottimizzazione complessiva della supply chain.
Questo circolo virtuoso basato sulla Lean nel procurement permette di creare una supply chain altamente efficiente, collaborativa e orientata al miglioramento costante, fornendo benefici sia all’azienda che ai fornitori coinvolti.
Questa pillola fa parte di una nuova serie di video/articoli che descrivono l’impatto della Lean procurement, approfondisci l’argomento guardando il video caricato sul mio canale Youtube (fai click e vedi ora) e non perdere i prossimi video!
Questa pillola descrittiva, tratta dal libro “Il mondo degli Acquisti” (vedi l’estratto del testo e l’elenco dei capitoli), è l 90° articolo, di una serie che pubblicherò sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
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Daniele Pezzali consulente e formatore in Procurement visita: www.danielepezzali.com)