Nasce il termine Lean Manufacturing – Da “Il mondo degli Acquisti”
Prima di immergersi nel tema del Lean Procurement è necessario percorrere l’itinerario che segna le origini della Lean.
Parlando di Lean Manufacturing e quindi di “produzione snella”, la regola di base è quella di “Fare di più con:
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Meno spazi.
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Meno persone.
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Meno capitali.
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Meno magazzini.”
Come è possibile fare conciliare una simile equazione?
Ebbene, la prima cosa da fare è quella di “mettere l’ambiente in ordine”!
Questo significa che l’investimento più grande per intraprendere un percorso di Lean Manufacturing è quello di ridisegnare il lay-out della produzione, senza tralasciare la formazione di ogni singolo dipendente.
Un consulente di Lean mi ha raccontato che per “conquistare” il cliente e convincerlo ad investire sul percorso Lean, si faceva portare nell’officina dei manutentori dello stabilimento, perché egli era sicuro che avrebbe trovato di fronte a sé un ambiente stretto, la cui disposizione delle macchine utensili era mal concepita e quindi quel reparto assumeva un’immagine di “disordine generale”.
Quanto descritto è abbastanza comune nelle nostre PMI, in quanto di sovente l’imprenditore davanti alla crescita del business si concentra ad ampliare lo spazio produttivo e spesso l’officina dei manutentori non segue la medesima crescita, anzi a volte ne subisce addirittura il ridimensionamento!
I manutentori intervistati dal consulente, quindi, di solito affermavano “di non avere abbastanza spazio per lavorare” e che non dipendeva da loro “la mancanza di efficienza se le cose non si trovavano”…
A questo punto il bravo consulente registrava le dichiarazioni e scattava la fotografia dell’ambiente dedicato alle manutenzioni (as is), di conseguenza chiedeva all’imprenditore di investire un budget minimo per sistemare in logica Lean l’officina della manutenzione.
Ottenuto l’incarico per la sistemazione della stanza dei manutentori, mantenendo il medesimo spazio, il consulente chiedeva di svuotare l’ambiente, ridisegnava il lay-out per disporre gli stessi macchinari in maniera più funzionale, faceva dipingere le pareti di bianco, aggiungeva qualche contenitore e segnava le istruzioni visive per indicare dove riporre gli utensili.
Ecco, con un investimento minimo, il gioco era belle che fatto!
In ultimo il consulente intervistava di nuovo i manutentori che con sorpresa, vedendo il loro ambiente di lavoro più congeniale alla loro mansione, manifestavano soddisfazione e scattava la nuova fotografia (to be) dell’officina di manutenzione.
Di fronte a quel risultato, tanto immediato quanto efficace, spesso l’imprenditore accettava di buon grado di trasformare lo stabilimento di produzione abbracciando la filosofia Lean!
Questa pillola descrittiva, tratta dal libro “Il mondo degli Acquisti” (vedi presentazione), è il 74° articolo, di una serie che pubblicherò sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
Daniele Pezzali consulente e formatore in Procurement (visita:www.danielepezzali.com)