I MacBook, spiegati bene.
Chiunque sia interessato ad acquistare un nuovo portatile Apple, si trova davanti una linea con grosse differenze di prestazioni e prezzi, la scorsa settimana la line-up è stata aggiornata, è questo il momento in cui possiamo fare le nostre valutazioni, poiché salvo sorprese questa è la linea di macchine per il 2019.
Con questo refresh di metà 2019, che segue quello di Marzo per i 15 pollici, ci troviamo davanti ad un panorama MacBook rinnovato e per certi versi semplificato, innanzitutto spariscono i MacBook, che con il loro rapporto dotazione-prezzo di certo non mancheranno quasi a nessuno. Il MacBook Air viene promosso a portatile di ingresso della linea Mac, ed è un buon ingresso, chiunque non abbia esigenze particolari di montaggio video quotidiano o render 3D può seriamente considerare questa macchina. Leggera, compatta e con una batteria infinita, è la compagna ideale per essere usata ovunque e con soddisfazione, ripeto, in quello che è l’utilizzo più specialistico mostra il fianco alla gamma Pro, ma non potrebbe essere diversamente.
MacBook Pro da 13 pollici guadagna la Touch Bar, con questa mossa Apple risolve un problema che aveva fino alla scorsa settimana, differenziare maggiormente la linea Air da Pro. La separazione è evidente a livello hardware per chi ha un po’ di conoscenza informatica, ma l’occhio distratto del consumatore poteva facilmente essere tratto in inganno.
Tanto per fare un esempio, sul sito Apple i processori sono degli i5 per entrambi i modelli, ma sono due i5 che condividono solo il nome, infatti l’unità montata sulla gamma Air è di quelle con un bassissimo TDP, che detto in parole semplici permettono di essere meno energivori e garantire maggiore durata di batteria, pagando pegno in termini di prestazione pura.
Ora la presenza della Touch Bar e i quasi 300€ di differenza tra le due macchine base delle rispettive linee dovrebbe aiutare a rendere le cose più chiare.
Una nota in cui peccano entrambe le linee, non si può nel 2019 avere in versione base, una memoria di soli 128GB. Non bastano a nessuno, nemmeno all’utente che usa il Mac solo per navigare in rete, sono davvero troppo pochi, continuo a non capire e a trovarla una mossa ridicola e subdola per costringere gli utenti ad acquistare il taglio di memoria successivo, proposto ad un prezzo che non sta né in cielo né in terra
Quindi quale macchina acquistare? La risposta ovviamente è: dipende.
Per un utilizzo normale, fatto di navigazione su Internet, e-mail, Netflix, redigere testi o stare tante ore lontano dalla presa elettrica, vanno bene entrambi, ma va un po’ meglio l’Air, soprattutto costa qualcosina meno. Ma se si desidera una macchina che all’occorrenza possa svolgere lavori più impegnativi la gamma Pro è la scelta corretta, migliori processori, schermi migliori e in generale prestazioni migliori. Il suffisso Pro nella gamma di prodotto Apple, da sempre, indica che quelle macchine nascono con l’intento di soddisfare un target di utenza specifica, i professionisti appunto. Negli ultimi anni questa cosa è stata più o meno vera in base ad alcune linee di prodotto, ma oggi il concetto noto con piacere che sta tornando in auge.
Dal mio ragionamento, come potete vedere, ho escluso categoricamente i 15 pollici, non mi piacciono? Buon Dio certo che no! Ma credo che se un utente è pronto a spendere dai 2799€ in su, sappia molto bene cosa sta acquistando e di che cosa abbia bisogno per svolgere il proprio lavoro.
E voi? Quale Mac state pensando di portare a casa?
Sergio
Predicatore evangelico Davide postando prediche a raffica. Comunque pastore evangelico Davide sta uccidendo i blog di Oggi Treviso. Moltissimi blogger non postano più.