Ciao Netflix? No, grazie Netflix.
Alcuni giorni fa, come probabilmente già saprete, il colosso dello streaming online ha attuato una rimodulazione dei prezzi relativi ai suoi abbonamenti. Da cliente della prima ora, ho visto il mio abbonamento passare da 13,99€ a 15,99€ mensili. Un problema? Probabilmente no, ma sicuramente sufficiente per convincermi a lasciar cadere l’abbonamento.
Non centra l’aumento di prezzo, io come la maggior parte degli utenti Netflix condivido l’abbonamento con altri tre amici, pratica totalmente conosciuta e supportata dall’azienda, in sostanza la loro rimodulazione di servizio mi porta a pagare 4€ al mese contro i 3,50€ che pagavo prima, non sono certo i cinquanta cent che spingono una persona ad abbandonare il servizio. In realtà non avevo nemmeno intenzione di rinnovarlo per quest’anno ma, mi sono lasciato convincere che tutto sommato era una spesa esigua e tra averlo e non averlo poteva valere la pena averlo.
La realtà è che dopo quasi due anni di servizio il mio interesse è scemato, anzi lo era già dopo il primo anno, ho guardato le cose che maggiormente mi interessavano, scoperto delle vere e proprie perle e trovato anche una marea di spazzatura di cui non so proprio cosa farmene. Perché se è vero che la quantità di produzioni all’interno del catalogo è aumentata vertiginosamente è altresì vero che allo stesso modo, è aumentato il numero di serie e film di cui non sentivamo la necessità.
Non basta avere numeri molto grandi da sbandierare se poi i film o le serie di qualità stanno sulle dita di due mani. Aggiungiamo il fatto che alcuni grandi prodotti sono stati chiusi in modo un po’ inaspettato (qualcuno ha detto Daredevil?) e il cerchio si chiude. Spezzo invece una lancia per quanto riguarda la parte documentaristica di Netflix, lí davvero ci sono serie molto ben fatte e particolarmente interessanti, come quelle sul nostro pianeta o sulla Formula 1. La parte di documentario mi mancherà un pochino probabilmente.
Al momento, nonostante paghi l’abbonamento sono circa due mesi che non guardo qualcosa su Netflix, non sento il desiderio di iniziare a vedere qualcosa di nuovo, in realtà sto guardando altre serie e soprattutto film, ma in altre piattaforme o supporti. Il mio abbonamento Netflix è sprecato, quindi quando sulla prepagata si esaurirà il credito, entro fine anno, con esso si esaurirà anche la mia permanenza sulla piattaforma. Quindi grazie Netflix, l’aumento di prezzo mi ha dato la spinta decisiva per lasciarti.
Prima di chiudere cerchiamo di trarre due conclusioni, tralasciando il fatto che questo aumento di prezzo ha portato me a dire definitivamente basta, vediamo come stanno le cose allo stato attuale. Dispongo di un abbonamento Amazon Prime, alla stessa cifra che mi chiede Netflix in un anno (divisa in quattro persone chiaramente) mi permette di avere molto più che serie in streaming, ho i vantaggi Prime sui prodotti, ho la musica, i servizi connessi al mio Echo, insomma alla stessa cifra ho molte più cose ma non solo molte più cose, molte più cose che utilizzo davvero. Certo il catalogo Amazon Video non è smisurato come quello di Netflix, ma si torna al discorso di prima, meglio avere di meno come numero e di più come qualità che viceversa.
Inoltre, sono all’orizzonte nuovi servizi di streaming, da Apple a Disney +, certo dovremo aspettare un po’ di tempo per averli in Europa, ma le premesse che si sono fatte dall’altra parte dell’oceano fanno ben sperare, Disney in particolare potrebbe avere un forte impatto ed un catalogo molto pesante fin dal suo lancio, d’altra parte la quantità di proprietà intellettuali in mano a Disney è ragguardevole, Marvel, Lucasfilm (Star Wars), Pixar solo per citarne alcune, il loro potenziale di espansione è incredibile ed il prezzo di lancio del servizio sembra essere molto interessante.
Probabilmente Netflix sta incrementando gli investimenti e spremendo le mucche finché la concorrenza non piò davvero impensierirla, perché in questo momento non c’è una concorrenza. Ci sono servizi annunciati che arriveranno verso la fine dell’anno e solo negli Stati Uniti, Netflix ha chiaramente un vantaggio su scala globale, quanto durerà e quanto potrà spingere sul prezzo? Non saprei dirlo, finché permetteranno la condivisone degli abbonamenti penso che abbiano ancora margine, in fin dei conti quattro caffè al mese non sono molti.
Personalmente attendo con curiosità Disney+, Apple non sono sicuro possa impensierire troppo gli altri player almeno all’inizio, vero che storicamente quando arriva Apple crea sempre un forte scossone nel settore in cui si lancia ma questa volta, in questo momento, mi sembrano un po’ indietro a Cupertino.
Sergio
BASTANZETTI DEL SAC, BAR-ZELLETTI, STUPIDOTTO DEL RABOSO, ETC.,ETC., SEMPRE LUI MICHELE BASTANZETTI.
Bastanzetti del SAC continua a informare i lettori di Oggi Treviso di cosa fa i fine settimana. Direttrice Da Ros quando informerà il suo amico Michele del SAC che ai lettori di OT non gliene frega un SAC del SAC. A parte lei pochi lo cagano a Vittorio Veneto.
Il commentarore Denisio continua a chiamarlo Bar-zelletti; quando lo chiamerà Abbastanzetti?
Walter Cadorin, Corvo Rosso, ha perfino pensato di querelare il Bastanzetti del SAC, che chiama lo stupidotto del raboso, ma poi ha desistito, perché non merita, non vale un SAC.
Corvo rosso
Riccardo88 • 3 days ago • edited
Lei sa perchè non querelo lo stupidotto del raboso ? la vertenza può durare sei/sette anni e fra avvocati e spese si spende quanto si può ricavare. Sono stato due volte in procinto di farlo per insegnare a lui di come stare nella vita, di non dire falsità, ma poi ho lasciato perdere perchè non merita tanta attenzione.