Metodi per costruire il budget degli Acquisti – Da “Il mondo degli Acquisti”
Con quale metodo approcciare la costruzione del budget degli acquisti (o delle materie prime)?
Acquisti diretti
In un’azienda manifatturiera abbiamo due strade percorribili riguardo il prodotto da fabbricare:
Il primo pone, come punto di partenza, l’analisi approfondita del budget delle vendite per poi procedere all’esplosione dei fabbisogni, quindi in sintesi:
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budget di vendita da cui vanno sottratte le giacenze di prodotto finito, quindi l’esplosione dei fabbisogni (attraverso le distinte base di prodotto), cui vanno sottratte le giacenze iniziali delle materie prime (inventario), cui vanno aggiunte le rimanenze finali (desiderate) delle materie prime a fine anno.
Il metodo così descritto è quello in assoluto più idoneo, peccato che nella maggior parte dei casi in azienda è difficile disporre di un budget di vendita all’inizio del quarto trimestre di esercizio.
Per questo motivo, il più delle volte, si costruisce il budget degli acquisti partendo dai dati storici delle vendite riferiti agli anni precedenti. Quindi il secondo metodo potrebbe essere sintetizzato come segue:
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storico vendite anno precedente, indicizzato al trend aziendale previsto per l’anno entrante, con particolare attenzione agli articoli in phase-out e a quelli di nuova produzione, quindi l’esplosione dei fabbisogni (attraverso le distinte base di prodotto), cui vanno sottratte le giacenze iniziali delle materie prime (inventario), cui vanno aggiunte le rimanenze finali (desiderate) delle materie prime a fine anno.
In questo caso l’elaborazione dei dati risulta più complessa e il risultato sarà meno attendibile rispetto al mix di prodotti che effettivamente richiederà il mercato.
L’ideale sarebbe disporre del budget di vendita per generare il budget degli acquisti partendo dall’esplosione dei fabbisogni e utilizzare lo storico delle materie prime acquistate come metodo di controllo.
Acquisti indiretti
Per gli acquisti “indiretti” al ciclo di produzione vanno considerati gli investimenti previsti (cespiti) e i servizi:
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storico acquisti indiretti (servizi), sommato all’acquisto dei nuovi cespiti, in accordo al piano di sviluppo aziendale e al piano degli investimenti/ammortamenti.
Budget di spesa per la funzione (centro di costo):
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costi per trasferte, audit presso i fornitori, omologazione di nuovi fornitori, visita fiere di settore, formazione, premi per il raggiungimento degli obiettivi, ecc.
Questa pillola fa parte di un nuova serie di video che descrivono le tematiche inerenti al budget degli acquisti, approfondisci l’argomento guardando il video caricato sul mio canale YouTube (fai click e vedi ora) e non perdere i prossimi video!
L’articolo ha preso spunto dal libro “Il mondo degli Acquisti” (vedi l’estratto del testo e l’elenco dei capitoli), è il 102° articolo, di una serie che pubblicherò sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.
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Daniele Pezzali consulente e formatore in Procurement
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