Presentazione del libro “Il mondo degli Acquisti”
Ho approcciato e scritto “Il mondo degli Acquisti” partendo dalle slides del corso per gli Acquisti che sono solito proporre nelle aziende e oggi sono veramente felice di vedere concretizzato il risultato nella pubblicazione che è già acquistabile su Amazon.
Mi piace definire questo manuale, che delinea il perimetro del Procurement inserito nell’evoluta Supply Chain, come un “prontuario per la gestione degli Acquisti”; il mio scopo è quello di fornire indicazioni pratiche e “pronte all’uso” per la conduzione del moderno ufficio Acquisti.
Vedi anche la mia presentazione su Youtube.
La professione di buyer è stata, negli ultimi quarant’anni, oggetto di profonde trasformazioni: dall’acquisto delle materie prime e dei semplici componenti, per una realtà produttiva verticalizzata, all’acquisto dei sottogruppi collaudati, pronti per il montaggio, per una realtà industriale che, avvalendosi del mercato della subfornitura, predilige una produzione snella e flessibile.
Ente di profitto
Oggi il Procurement ha finalmente assunto all’interno delle società un ruolo importante meritando l’appellativo di “ente di profitto”. D’altronde in un’azienda nella quale è sempre più difficile aumentare il fatturato ed il margine di contribuzione è destinato ad assottigliarsi, la leva degli Acquisti diviene strategica per mantenere e addirittura, incrementare l’utile.
Nel mezzo del 2020 l’industria e le PMI si trovano dinanzi alla crisi più profonda mai vista dal dopoguerra.
La ripresa non c’è! Il futuro è incerto e lo spettro di un nuovo lockdown per la pandemia si aggira nell’aria dell’autunno alle porte.
I fondi europei per la ripartenza pare che ci siano… Nella speranza che possano venire spesi bene, è assolutamente necessario che gli imprenditori comincino ad investire in competenze, risorse umane e nel miglioramento dei processi aziendali.
In una realtà industriale, piccola o grande che sia, se ci si trova in una fase nella quale il fatturato non cresce (anzi diminuisce), se il margine è destinato ad assottigliarsi per colpa della competizione e del mercato asfittico, l’unica leva da muovere per mantenere l’utile riguarda: la riduzione dei costi.
Ci sono due modi per tagliare i costi: licenziare il personale e cancellare gli investimenti, ma questa è una strada senza uscita che porta al collasso dell’impresa, oppure agire sulla Supply Chain, quindi sugli Acquisti.
Gli imprenditori di conseguenza dovrebbero porsi le seguenti domande:
“Come sta operando il mio ufficio Acquisti?
In azienda il Procurement ha elaborato un piano strategico di riduzione dei costi?
Sono stati fissati degli obiettivi?
Ci sono gli indicatori (KPI) per monitorare il fatturato d’acquisto, i risparmi concretizzati e la distribuzione della spesa?”
Lavorando come consulente nell’area del Procurement sto constatando come tante medie aziende, specie nel Nord Est d’Italia, non sono strutturate con un’organizzazione degli Acquisti efficiente ed efficace.
Le indagini che ho condotto mi hanno confermato che in molte aziende gli uffici Acquisti non sono strutturati con processi moderni e sono carenti di strategie innovative.
Oggi, più che mai, con quello che l’imprenditoria sta subendo, agire sugli acquisti per programmare risparmi a medio e lungo termine è assolutamente vitale.
“A fronte di una riduzione minima del costo totale d’acquisto, la forza vendite, per garantire lo stesso incremento di utile, deve ottenere un elevato aumento di fatturato.
Risparmiare il 2% sugli acquisti equivale spesso, in termini di utile, dover incrementare del 20% il fatturato di vendita!”
Non solo “saving”
Le relazioni con i fornitori sono di fondamentale importanza e una base di fornitura solida ed efficace è necessaria per sostenere sia le attività produttive, sia quelle di vendita ed è il primo passo per mitigare il rischio di approvvigionamento.
Ho dedicato più di trent’anni al mondo degli Acquisti, posso dire di avere trascorso una vita a incontrare venditori, tecnici, titolari di azienda ed a visitare fabbriche in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, ma soprattutto in Asia ed in particolar modo in Cina.
Negli anni ho imparato a gestire team di buyer, sia in Italia che all’estero, che hanno saputo dare smalto alla funzione più estesa del Procurement, generando risparmi ed utili alle aziende per le quali ho lavorato.
I mondi della fornitura e dei mercati sono ancora, e lo saranno sempre, in continua trasformazione.
È per questo che il mestiere di compratore è una professione dinamica, che necessita di costante aggiornamento!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
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